La piazza dei diritti e il Palazzo dei privilegi

La manifestazione è stata un successo: decine di migliaia di persone (20mila, 50mila, non importa) hanno affollato piazza Farnese a Roma per urlare Diritti Ora!

Sul palco sono saliti anche i ministri (favolosa la Pollastrini: "All'inizio avevo qualche dubbio - ha detto - mapoi ho pensato che sono la ministra dei diritti e delle Pari opportunità. E non posso che stare qui dove ci sono pensore che rivendicano diritti e sperano nella regolarità") e lì intorno in tantissimi si sono affollati per dare uno scossone alla politica e suonare sul serio la sveglia al Palazzo.

Eppure il presidente del Consiglio Prodi ha perso un'occasione per tacere o per esprimere un concetto di sinistra (quantomeno di democrazia), offrendo rispetto ai cittadini che si esprimono in modo pacifico e allegro: «Non ho mai nascosto la mia perplessità riguardo alla partecipazione dei ministri a queste manifestazioni, che possono poi ricoprire significati diversi da quello da cui partono».

Ma quando capiranno che il mondo è cambiato, che lesbiche e gay non si vergognano più, non si nascondono più e pretendono quei diritti che da troppo tempo sono negati. Mastella vada a destra, stia al centro, vada con Casini, ma ci liberi dalla sua presenza, dal suo partito dell'1% e la finisca di ammorbare una coalizione che ha già abbastanza problemi per conto suo, senza imbarcare forze vetero-clericali come l'Udeur. Meglio perdere da soli che vincere con lui: con il suo indulto ci ha fatto perdere milioni di voti!

Sulla laicità vada a prendere lezioni dal vecchio ex presidente Oscar Luigi Scalfaro (oggi era ospite di Fazio sul terzo canale), un modello di impegno politico libero da condizionamenti e ispirato alla Costituzione. Altro che Binetti.

Comments

Anonymous said…
Forse non eravamo nemmeno 20 mila ma non importa: l'importante é stato essere lì con il proprio corpo a dimostrare fisicamente le nostre rivendicazioni. Tra gli interventi interessanti, ricordo e segnalo quello del sacerdote, già sospeso a divinis, Franco Barbero, contro l'ingerenza vaticana. Pur essendo io ateo, l'ho applaudito dalla prima all'ultima parola.
Un saluto.
F said…
..chi non si è commosso con la madre di Seganti? inoltre sono arrivato alla conclusione che le lesbiche sono molto meglio dei nostri rappresentanti gay, quanto a retorica e carisma..
El novio said…
Credo che finchè i nostri politici resteranno succubi della minaccia della gerarchia cattolica di spostare voti (proprio come la mafia!!!ma non è reato?) secondo i suoi interessi, ci toccherà sopportare i mastella, binetti, rutelli e C.Purtroppo anche i rappresentanti gay in Parlamento hanno subito apprezzato la poltrona conquistata, imparando l'arte della politica più squallida, pur di mantenere il posto. C'è da sperare in un cambiamento della mentalità della gente che è già molto più avanti della ristrettezza mentale di molti politici. ser

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