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Showing posts from March, 2007

Gratta gratta, ecco l'omofobia Bagnasca

Come volevasi dimostrare. La Nota pastorale della Cei sui Dico era stata anche troppo moderata (alcuni come lo storico Melloni vi avevano voluto vedere una sensibilità particolare e rispetto per le persone omosessuali). Ma è bastata uscire dalle ovattate stanze di Roma per dare libero sfogo ai pensieri più reconditi del generale capo della Cei. Omosessuali? Uguale a pedofili, come vado a scoprire sul recente blog di Marco, ospitato (buon segno) sul sito di Panorama. Per Bagnasco se si apre la porta alle unioni gay poi non c'è limite a nulla «Perché dire no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia?», si domanda il prelato riferendosi ai Dico. «Perché dire di no all'incesto, come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene?. Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano? Bisogna avere in mente q

Se il presidente della Repubblica battesse un colpo

A questo punto non c'è altro rimedio, se non invocare l'anima di Cavour che mise in ceppi l'arcivescovo di Torino, monsignor Luigi Fransoni: il presule aveva invitato il clero a opporsi alla legge Siccardi, con cui erano stati aboliti i privilegi ecclesiastici. Oggi, una volta di più, i vescovi cattolici italiani sono intervenuti per interferire direttamente e pesantemente sulla vita politica e sulle scelte del Parlamento italiano. La Cei ha pubblicato una Nota pastorale in cui si obbligano i parlamentari cattolici a non votare la legge sui Dico - ben misera e modesta legge, in verità - in nome dell'obbedienza alla fede cattolica. Guarda caso, la preoccupazione maggiore dei prelati riguarda in particolare le unioni tra persone dello stesso sesso. La religione, dunque, è in opposizione allo stato? e la fedeltà al Papa viene prima del giuramento sulla Costituzione? A questo punto non può che intervenire - anzi, dovrebbe farlo - il Capo dello stato. Il presidente della

La famiglia, le famiglie e l'abbaglio della sinistra

Volevo scrivere un post sulla "discesa in campo" di Lucia Annunziata, che andrà a sfilare al Family Day, e sulla proposta della senatrice Ds Anna Serafini che "condivide" il manifesto delle associazioni cattoliche sulla famiglia, proponendo addirittura che l'Ulivo partecipi all'evento di piazza. Mi ha preceduto uno dei massimi studiosi di famiglia in Italia, la sociologa Chiara Saraceno, con un articolo lucido e diretto ("Chi tiene alla famiglia non sfila al Family Day") proprio su questi temi. Secondo Annunziata, la sinistra dovrebbe andare in piazza per dimostrare che ha a cuore le famiglie e che non è diventata lo schieramento di omosessuali e transessuali, come - secondo lei - dimostrerebbero i Dico e la difesa strenua di quel disegno di legge (difesa che io, onestamente, non ho notato): Il rischio insomma è che la sinistra finisca schiacciata oggi, al di là della sua volontà, nel ghetto di una somma di differenze indifferenti. Dire un sì dec

La famiglia strumentalizzata al Family Day

Alla fine la suprema ipocrisia, la manifestazione per promuovere la Famiglia (maiuscolo), andrà in scena il 12 maggio, al Family Day , una manifestazione di piazza organizzata da una serie di realtà cattoliche, da Sant'Egidio ai neocatecumeni , dall'Azione cattolici ai Focolarini. Il loro obiettivo - si affannano a spiegare - non è contrastare il riconoscimento delle coppie di fatto e di quelle omosessuali (Dico, Pacs, matrimoni per tutti) ma promuovere il valore della Famiglia e chiedere politiche in difesa di questa istituzione. Ma tutti questi laici impegnati, dov'erano negli ultimi cinque anni, quelli del governo Berlusconi? Che cosa ha fatto quell'esecutivo per la famiglia? ZERO. Come hanno reagito i difensori della famiglia? Stando a casa. E nei precedenti 50 anni di potere democristiano, in cui delle famiglie ci si è occupati poco e male - salvo alcune lodevoli eccezioni come la legge di tutela della maternità - dov'erano queste folle? Perché non hanno manife

Maledetti bastardi, volete curare i gay!

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Poteva mancare di dire la sua South Park , nella questione dell'omosessualità "da curare"? In uno degli ultimi episodi mandati in onda in America, il numero 1102, intitolato Cartman sucks , il crudele Cartman vuole umiliare una volta di più l'amico Butters e lo fa beccare dai genitori in un atteggiamento "equivoco" (vedi titolo dell'episodio). Credendolo "confuso" mamma e papà lo spediscono in un campo cattolico di rieducazione, Camp New Grace basato sul motto "Pray the gay away". Peccato che molti ragazzini prigionieri della struttura finiscano per suicidarsi come vedete nella foto... È una meraviglia! South park 1102 cartman sucks 1/2 VO Caricato da lizandrus South park 1102 cartman sucks 2/2 Caricato da lizandrus

Scalfari e Littizzetto, supplenti dei Ds

Uno dei blogger che leggo con più interesse, Titollo , insiste con pervicacia su un concetto, quello della "egemonia culturale" che - è il suo rimprovero ricorrente in particolare ai Ds - la sinistra italiana ha rinunciato a esercitare, adattandosi alle parole d'ordine, ai modi e all'agenda di Silvio Berlusconi. E in generale evitando di proporre e diffondere un'idea diversa della società, che comprenda diritti dei lavoratori, politica industriale, valori e diritti civili. La conferma di questo discorso mi è arrivata oggi, a proposito di una delle principali questioni aperte: i diritti delle persone omosessuali, in particolare quelle conviventi. Su questo tema la sinistra, specie i Ds, ha rinunciato a diffondere un'idea diversa di società e di famiglia, che non sia quella tradizionale da cartolina, cara ai conservatori e alle gerarchie ecclesiali. Anzi, tutte le volte che si parla di Dico e di Pacs, Fassino & co. si affrettano a spiegare che "si parla

Il rispetto dei diritti non ha età

Non è vero che la disgustosa omofobia di Andreotti può essere giustificata dall'età avanzata. Lo dimostra questa frase: ... La richiesta degli omosessuali di avere una famiglia mi sembra il più grande elogio che se ne possa fare (della famiglia stessa, ndr ) ... Parola di Giorgio Bocca (sul Venerdì di Repubblica del 18 marzo 2007). Bocca, per chi non lo sapesse, ha 86 anni compiuti.

Alla Bindi (si scordi il mio voto, lei e il Pd)

Non ho di meglio per rivolgermi al ministro Bindi, che usare le parole di una filosofa che amo: The right to marry whoever one wishes is an elementary human right compared to which "the right to attend an integrated school, the right to sit where one pleases on a bus, the right to go into any hotel or recreation area or place of amusement, regardless of one's skin or color or race" are minor indeed. Even political rights, like the right to vote, and nearly all other rights enumerated in the Constitution, are secondary to the inalienable human rights to "life, liberty and the pursuit of happiness" proclaimed in the Declaration of Independence; and to this category the right to home and marriage unquestionably belongs. [Dissent, Winter 1959] Hannah Arendt Il diritto di sposare chi desideriamo è un diritto umano elementare, accanto al quale "il diritto di accedere a una scuola integrata, il diritto di sedersi dove si vuole su un bus, il diritto di entrare in u

La piazza dei diritti e il Palazzo dei privilegi

La manifestazione è stata un successo: decine di migliaia di persone (20mila, 50mila, non importa) hanno affollato piazza Farnese a Roma per urlare Diritti Ora! Sul palco sono saliti anche i ministri (favolosa la Pollastrini: "All'inizio avevo qualche dubbio - ha detto - mapoi ho pensato che sono la ministra dei diritti e delle Pari opportunità. E non posso che stare qui dove ci sono pensore che rivendicano diritti e sperano nella regolarità") e lì intorno in tantissimi si sono affollati per dare uno scossone alla politica e suonare sul serio la sveglia al Palazzo. Eppure il presidente del Consiglio Prodi ha perso un'occasione per tacere o per esprimere un concetto di sinistra (quantomeno di democrazia), offrendo rispetto ai cittadini che si esprimono in modo pacifico e allegro: «Non ho mai nascosto la mia perplessità riguardo alla partecipazione dei ministri a queste manifestazioni, che possono poi ricoprire significati diversi da quello da cui partono». Ma quando

Le 10 ragioni per dire No al matrimonio gay

1. Essere gay non è naturale. I veri italiani rifiutano ciò che è innaturale, come gli occhiali, le scarpe, il poliestere e l'aria condizionata. 2. Il matrimonio gay spingerà le persone a essere gay , allo stesso modo in cui far andare in giro persone alte vi fa diventare alti 3. Legalizzare il matrimonio gay aprirà la strada a ogni tipo di stile di vita folle. Le persone vorranno sposare i propri animali domestici, perché ovviamente un cane ha una personalità giuridica e i diritti civili per sposarsi 4. Il matrimonio eterosessuale esiste da moltissimo tempo e non è mai cambiato minimamente; le donne sono ancora una proprietà del marito, le nozze sono decise dai genitori, il padre ha diritto di vita e di morte sui figli, i neri non posso sposare i bianchi e il divorzio non esiste 5. Il matrimonio eterosessuale perderà valore se sarà permesso anche ai gay di sposarsi. La santità dei sette matrimoni di Liz Taylor verrebbe distrutta 6. I matrimoni eterosessuali sono validi perché

Beatrice, per fortuna

Una boccata d'aria fresca, questa prima trasmissione della nuova serie di Anno Zero di Santoro . Non foss'altro che ha "costretto" Mastella a una fuga ignominiosa, quando ha capito che non aveva argomenti e non aveva appigli. Poche riflessioni in attesa di tornarci meglio domani, con più calma. Ma intanto volevo condividere due, tre impressioni a caldo. Beatrice Borromeo TOP. All'inizio della trasmissione presenta un sondaggio: "Che cos'è l'omosessualità?". 62% una normale espressione di affetto 24% una malattia 2% un peccato Santoro: "Ah! Solo il 2%". Borromeo (spontanea): "Per fortuna!". La amo! Promosso anche il bellissimo Marco Travaglio , che giustamente ha scritto la sua "letterina" della settimana al senatore Giulio Andreotti. Il resto della trasmissione, con un servizio lungo e un po' estremo sul Gay Pride del 2000, è diventato un dibattito accesissimo con Mastella unico difensore delle tesi catto-cleri

A che serve l'ordine dei medici?

Ormai sta diventando una coazione a ripetere, ma mi ritrovo sempre più spesso a cominciare post con l'espressione "In un paese civile....., qui invece....". Ma è inevitabile. In un paese civile, dunque, una persona come la senatrice Paola Binetti dovrebbe decidere fra il suo ruolo scientifico - professoressa di neuropsichiatria infantile - e l'adesione a una setta cristiana (maggioritaria come quella cattolica, ma sempre setta), che la conduce ad affermazioni quantomeno scientificamente discutibili : "L'omosessualità è una devianza della personalità" ... "un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico". Capisci? Ma che ne dice la scienza ufficiale? Che dice l'ordine dei medici? Lo sa la signora Binetti che il Dsm III e il Dsm IV, i manuali di riferimenti delle patologie psichiatrice, hanno eliminato l'omosessualità (prima quella egosintonica, cioè accettata, poi

Sveglia: è l'ora dei diritti. Sabato 10 a Roma

APPELLO PER LE ADESIONI Alle DONNE e agli UOMINI di questo paese così bello e così poco libero. A chi crede che tutti gli esseri umani nascono uguali in DIGNITÀ. A chi ha a cuore la COSTITUZIONE italiana che riconosce DIRITTI e non li vieta a nessuno. A tutte e tutti diamo appuntamento per una grande e festosa manifestazione per la LAICITA´ e le LIBERTÀ. A Roma 10 Marzo 2007 ore 15,00 Piazza Farnese Per una legge sulle UNIONI CIVILI che riconosca il valore sociale dell'AMORE, eterosessuale, gay e lesbico. Per una stagione di riforme fondate sulla libertà e la RESPONSABILITÀ di donne e uomini. Un futuro di PACE passa per la valorizzazione dei diritti delle persone e il riconoscimento che la PLURALITÀ è una formidabile ricchezza. Diamo la SVEGLIA alla classe politica. Il tempo dei diritti è ORA. ADESIONI: Arcigay Arcilesbica Articolo Tre Palermo Associazione I Ken Napoli Babilonia Circolo Mario Mieli Roma Crisalide Azione Trans Clubbing CoMoG Coordinamento Moto Gay e Lesbico Di´Gay P

L'unica risposta per Andreotti

Non potevo non ripubblicare questo post di Vendita galline km2 . Sottoscrivo financo le virgole e un po' mi dispiace di non essere stato capace di scrivere qualcosa del genere. Ma crediamo davvero che i nostri giovani... "Già, il mondo adesso è pieno di omosessuali, ma io continuo a preferire la tradizione, un uomo e una donna. E soltanto oggi, alla mia età, capisco perchè mia madre da ragazzino non voleva mandarmi al cinema da solo. Temeva facessi brutti incontri, perfino in quel cinemetto dove andavo, in via dei Prefetti, dove oltre al film ti davano anche la merenda. Ma crediamo davvero che i nostri giovani attendano col fiato sospeso il matrimonio omosessuale?" (Giulio Andreotti in questa intervista ) In verità, caro Andreotti, i giovani attendono col fiato sospeso che la classe politica si svecchi e si rinnovi, e che a interpretare le loro attese siano uomini e donne altrettanto giovani e non decrepiti ottantenni che preferisco

Le due sponde del Tirreno

Due paesi, due mondi. Di là la civiltà, il rispetto, l'accoglienza, l'uguaglianza, i diritti. Di qua l'offesa, l'insulto, la discriminazione, l'esclusione, il ghetto. Il fossato che separa Spagna e Italia, quel mar Tirreno parte del Mare Nostrum è sempre più ampio e profondo. E ogni giorno che passa aggiunge anni-luce alla distanza dai "cugini" iberici. Nella civile e laica Spagna il Parlamento ha approvato ieri, in via definitiva , la Ley de identidad de genero: le persone con un disturbo dell'identità di genere (transessuali) potranno ottenere il cambio di sesso all'anagrafe e sui documenti anche senza sottoporsi all'ultima operazione chirurgica, quella definitva che riassegna anche gli organi sessuali al sesso di arrivo. La motivazione di questo atto sta nella difficoltà - e durezza - di quella operazione e nel fatto che non sempre i risultati sono soddisfacenti e non tutti hanno la forza di sottoporsi a un trattamento così invasivo. Ma inta