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Showing posts from October, 2006

Se anche in Italia la Corte Costituzionale...

AnelliDiFumo, commentando il post precedente, solleva una questione che da anni ormai vorrei far esplodere in Italia. Vista l'arretratezza del Parlamento e visto - d'altro canto - il dettato costituzionale, sarebbe ora ormai che un po' di coppie gay e lesbiche ricorressero alla Corte Costituzionale per veder riconosciuto il loro diritto di sposarsi o, quanto meno, di ottenere un riconoscimento pubblico dallo stato italiano, come succede nei paesi più civili (praticamente in tutta l'Europa, presto anche in Irlanda). Il caro Disorder si chiede quale legge potrebbe essere violata contro le coppie gay e solleva la questione dei giudici di merito. In effetti in Italia nessun privato può ricorrere alla Corte Costituzionale, è necessario che un giudice chieda l'intervento della Consulta; ma questo, spero, è facilmente raggiungibile, senza passare possibilmente dalla Corte di Cassazione! Sulla legge da contestare, il mio progetto - che avrebbe bisogno del sostegno di gr

Le Corti stanno coi finocchi

La Corte del New Jersey ha confermato una teoria che avevo sviluppato negli ultimi anni, osservando le vicende delle coppie dello stesso sesso - gay e lesbiche - che si sono rivolte alla magistratura costituzionale in tutto il mondo. Bene: ovunque i giudici, quando hanno accettato di affrontare la questione, hanno deciso in favore dei ricorrenti, condannando gli stati che non riconoscono alle coppie gay gli stessi diritti e doveri delle coppie eterosessuali. La Corte Suprema del New Jersey ha dato al Parlamento statale 180 giorni di tempo per correggere la situazione e cancellare le discriminazioni. Ma qui è il caso di sottolineare un'altra sottigliezza, con cui i giudici hanno disinnescato l'argomento della giustizia "militante". Sebbene non possiamo affermare che in questo stato esiste un diritto fondamentale al matrimonio dello stesso sesso, concedere diritti e benefici disuguali a partner dello stesso sesso (rispetto a quelli di sesso diverso, ndt) non può essere

Gay e illuministi, per fortuna!

Leggendo la sintesi del discorso papale a Verona su uno dei quotidiani gratuiti che circolano in metropolitana avevo notato, con sorpresa, la parola "illuminismo" e l'avevo attribuita, con presunzione, alla superficialità dell'articolista, che aveva sintetizzato con Illuminismo i vari -ismi contro cui, sicuramente, si era scagliato Benedetto XVI, a cominciare dal laicismo. E invece enorme è stata la mia sorpresa quando ho letto l' intero discorso di Papa Ratzinger al Convegno ecclesiale nazionale. Per il Santo Padre, il popolo cristiano deve contrastare la «nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile», e che «sul piano della prassi» erige «la libertá individuale a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare». Capito? Oltre a ciò è arrivato puntuale - ma come poteva mancare - il nuovo attacco all'amore fra persone dello stesso sesso, definito in mod

Auch!

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Torno appena possibile...