Ma chi li vuole questi bambini?

Negli ultimi giorni è esploso un dibattito come minimo "surreale" sul diritto delle coppie dello stesso sesso, in Italia, di adottare bambini. Ma se ancora stiamo discutendo di Pacs (Pacs!) e metà dello schieramento di sinistra inorridisce di fronte a questa parola? Ma chi pensa davvero a una questione come l'omogenitorialità? Di certo non il movimento glbt!

Eppure il segretario dei Ds, Piero Fassino, si premura di chiarire che lui "personalmente è contrario"; e poi sull'Unità esce uno scritto firmato da Stefano Passigli (ex senatore Ds, ex per fortuna), secondo cui - cito testualmente -
L’estensione ai membri di coppie omosessuali di alcuni dei diritti sempre più riconosciuti dalla giurisprudenza alle coppie di fatto eterosessuali non sembra destare particolari obiezioni nella maggioranza dei parlamentari. Se a questo mirassero quanti da tempo si battono per una legislazione sui Pacs si potrebbe ben sperare in una rapida adozione trasversale di una legge in tal senso.
Mentre il vero problema è che
l’ala più oltranzista del movimento gay insiste per ottenere anche qualcosa di ben diverso dalla estensione ai membri di coppie omosessuali dei diritti acquisiti o in via di acquisizione dalle coppie di fatto eterosessuali: il riconoscimento alle coppie omosessuali del diritto di adozione.
Sinceramente c'è di che restare sbalorditi! Anzi, indignati e offesi da un simile cumulo di scempiaggini.
O il senatore Passigli da quando non frequenta più Palazzo Madama ha perso l'ultimo sviluppo della vicenda oppure sta diffondendo falsità!
Dove sarebbe questa ala oltranzista del movimento gay? La si indichi con nome e cognome se esiste. E soprattutto: se è così pacifica una normativa sui Pacs, perché la stiamo aspettando e invocando invano da lustri? I Ds dovrebbero proprio mettersi una mano sulla coscienza e buttare un occhio ai sondaggi. Da quando fanno a gara di cattolicità con la Margherita si sono avviati verso la sparizione.

Comments

Anonymous said…
Ciao, sono d'accordissimo sulle tue valutazioni, ed a mio avviso il problema nasce dal fatto che qualunque omosessuale parli sembra farlo a nome di tutti gli altri... Esiste un problema di rappresentatività... chi parla a nostro nome? Grillini o Vadimir? Mancuso o Vattimo? E Pezzana? E Cecchi Paone? O forse Imma battaglia e Titti De Simone? E Gabbana, e Zeffirelli? E Scalfarotto? E Platinette? Non so se riesco a spiegare bene il mio concetto ma in fondo è sempre lo stesso... Non esiste un movimento perché non esiste un rappresentante eletto e condiviso le cui strategie politiche siano scelte e condivise... Quando sui giornali si parla di gay e di quello che pensano, si fa riferimento ai soli 10 gay visibili e parlanti, gli altri, la maggioranza più o meno silenziosa, subisce in tutti i casi, perché nessuno si è mai preoccupato di chiedergli cosa pensi...
Ne approfitto per augurarti buone feste.
Ciao, francesco
Unknown said…
Io li voglio i bambini. Trovo che il dato centrale sia il diritto del bambino orfano ad avere intorno a sè uno, possibilmente due genitori, che siano in grado di dargli tutto l'amore e il rispetto e le possibilità che la natura gli ha tolto rendendolo orfano. Oltre a questo, il diritto alla genitorialità è una roba ancestrale, che ha radice nella natura remota di ogni animale, uomo omosessuale compreso, naturalmente. E pinguini omosessuali pure, come dimostra il famoso caso studiato in merito.

Ovviamente, il diritto all'adozione è un diritto civile fondamentale di tipo delicato, perché viene usato dalla destra come la clava per dire: oggi il pacs domani le adozioni.

Io dico: proprio così. Come accaduto in Canada, Spagna, Danimarca e molti altri paesi nei quali non esistono cittadini di serie A che adottano e cittadini di serie B che non sono degni di farlo.
Anonymous said…
Io personalmente ho sempre rivendicato l'apertura delle adozioni e sempre la rivendicherò. Non accetto di essere bollato come oltranzista solo perchè esigo giustizia. Se veramente il movimento glbt italiano non lo ha mai fatto, beh, è lui che sbaglia e ha sbagliato... come si suol dire: per anche solo sperare di convincere gli altri a darti, prima o poi, 100 (quello che ti spetta) e, nel breve periodo, concderti un 50, devi pretendere 100+ e nulla ma proprio nulla di meno.

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