Brasile arcobaleno: 5 anni di carcere a chi discrimina i gay

In Italia siamo costretti a scendere in piazza - e per fortuna che eravamo tanti sabato a Brescia con Doriana e Marcella! - per combattere gli episodi di omofobia. In Brasile, invece, dove - a ragionare come gli omofobi di casa nostra - ci sarebbero "altre questioni più urgenti da affrontare", i diritti delle persone lgbtq avanzano nella società e nella legislazione.

Per la prima volta una coppia di gay ha ottenuto il diritto di adottare congiuntamente una bambina: finora solo le lesbiche potevano diventare entrambe madri, adesso lo stesso diritto è stato esteso ai maschi omosessuali. Ovviamente - come è successo nel caso di Vasco Pedro da Gama, 38 anni, e Júnior de Carvalho, 46 - la coppia deve dimostrare solidità ed essere in grado di allevare un figlio. In questo caso la bambina, di 5 anni, vive da dicembre con ii nuovi padri ed era stata adottata in un primo momento da uno solo dei due; adesso anche l'altro ha ottenuto dal Tribunale il diritto di essere riconosciuto a sua volta "padre".

Ma la vera novità è una legge anti-discriminazione che è stata già approvata dalla Camera dei deputati e ora approda al Senato. Lesbiche, gay, bisessuali e transgender hanno diritto a qualunque tipo di lavoro, a entrare in ogni locale e a essere trattati come gli altri. Chi li discrimina rischia una pena fino a cinque anni di carcere.

Ovviamente, come abbiamo detto più volte, la legge da sola non cambia gli atteggiamenti, ma è un potente stimolo al progresso e al rinnovamento. Intanto scriviamo che non si deve e non si può discriminare, i frutti si vedranno in futuro.

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