La memoria di noi stessi

Solo se impariamo dal passato possiamo avere un futuro.
Anche per questo è importante la campagna del Museo memoriale dell'Olocausto degli Stati Uniti.

Il memoriale sta cercando informazioni e testimonianze dei sopravvissuti all'Olocausto, perpetrato dai nazisti e dai loro alleati. Intendendo per sopravvissuti "qualsiasi persona, ebrea o meno, che tra il 1933 e il 1945 sia stata deportata, perseguitata, o discriminata, per motivi raziali, religiosi, etnici e politici, da parte dei Nazisti o dei loro alleati. Oltre che gli ex detenuti in campi di concentramento, ghetti, e prigioni, questa definizione comprende, fra gli altri, tutti i rifugiati e coloro che si erano nascosti".

In questa categoria rientrano anche le persone omosessuali, gay e lesbiche, perseguitate dal nazismo e dal fascismo. Per questo motivo l'Arcigay collabora all'iniziativa e chiede a ciascuno di noi di attivarsi per diffondere la ricerca e raccogliere informazioni.
Le segnalazioni utili possono essere inviate a memoria@arcigay.it

Comments

Anonymous said…
Bell'iniziativa. In effetti spesso si identifica l'Olocausto con la sola persecuzione degli Ebrei. In realtà c'è molto altro.

Poiché la storia si ripete, è bene non dimenticare certi processi politici, che ahimé non sono dettati dalla causalità, bensì da precise volontà ideologiche.

Grazie Ale per avercelo ricordato.
Anonymous said…
Quando chiedo ai miei scolari, dopo che l'hanno studiato in storia, chi altro oltre agli ebrei è finito nei campi, regolarmente mi elencano zingari, handicappati, prigionieri di guerra, comunisti, antinazisti, testimoni di Geova. Punto. I colleghi di storia si fermano regolarmente qui. Meno male che ci sono io a completare l'informazione!
Anonymous said…
Ottima iniziativa, sì!

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