Alla larga da Gerusalemme

L'avevamo già raccontato: imam, rabbini e preti cattolici si sono alleati per combattere e boicottare il World Pride di Gerusalemme.
Adesso, però, hanno fatto un passo in più verso la persecuzione di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Secondo alcune fonti di informazione, nei quartieri a maggioranza ortodossa della Città Santa sono stati distribuiti volantini con una taglia contro i gay: più di tremila euro per chi uccide «quanti vengono da Sodoma e Gomorra».

Ma gli organizzatori non ci pensano proprio a trasferirsi a Tel Aviv. Se World deve essere che sia, dopo Roma, a Gerusalemme.

PS: vi segnalo che in questi giorni non sono a Milano, dunque l'aggiornamento di questo sito sarà sporadico e casuale. A presto.

Comments

Anonymous said…
basta trovare un capro espiatorio (noi, nella fattispecie) ed ecco che come per incanto gli antichi nemici diventano alleati. storia vecchia...
Anonymous said…
Quella "fonte di informazione" sarebbe ben lieta che tutto ciò accadesse :o)
Basta organizzare la marcia di sabato e quei parrucconi di Mea Shearim se ne staranno in casa tranquilli.
Principino
Anonymous said…
3000 euro?
speravo che la nostra quotazione fosse maggiore
Anonymous said…
A questo punto credo che il Pride israeliano sia già saltato per i noti motivi..
Casa_Libera said…
questa è una bruttisima notizia!
Anonymous said…
ma un bel fungone nucleare su Israele non risolverebbe, una volta per tutte, molti tra i peggiori problemi che abbiamo da 40 anni?

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