Vittoria di Pirro per i gay Usa?

Bloccata, come ampiamente previsto, la discussione sull'emendamento costituzionale per inserire nella Carta americana il divieto di matrimonio per gay e lesbiche.
La mozione, che chiedeva di andare subito al dunque, non solo non ha ottenuto i tre quinti dei voti richiesti, ma neppure la maggioranza assoluta dei senatori Usa: solo 49 sì contro 48 no e 3 non votanti.

Molti senatori repubblicani hanno votato no (McCain, Chafee, Snowe, Sununu), qualche democratico del Sud ha votato sì, ma comunque la proposta ha raccolto solo un voto in più rispetto ai 48 di due anni fa. Per adesso niente discriminazioni nella Costituzione.

Tutto bene, dunque? Non proprio.
Bush sapeva benissimo di questo risultato, era atteso anche se forse poteva andare meglio.
Ora, però, potrà rivolgersi ai suoi elettori della destra cristiana e spiegare che il Senato e il Congresso non sono ancora "abbastanza di destra", per cui a novembre c'è bisogno di votare ancora di più per i repubblicani nella lunga strada verso la "difesa della famiglia".

Certo, è tutto da vedere se con la guerra in Iraq, i deficit gemelli (del bilancio federale e della bilancia dei pagamenti) e la questione degli immigrati, i matrimoni fra persone dello stesso sesso siano davvero la prima preoccupazione degli americani. E se Bush è abbastanza credibile per ottenere ancora i voti dei cristiani rinati.

Quel che è certo è che la sua strategia è solo all'inizio. Possiamo solo sperare che fallisca.

Comments

Anonymous said…
non voglio "sprecare" le mie speranze....
le mie energie sono tutte concentrate qui, in italia dove i cattolicocomunisti non mi danno fiducia...
...
ma la speranza è sempre l'ultima a morire.
Anonymous said…
per fortuna bush è al secondo mandato e quindi non si può ripresentare. Ma, anche se potesse, credo che ormai prenderebbe solo i voti dei CRETINI rinati.
Korb
Teo said…
Da "insider" posso dirti, molto modestamente, che nel partito repubblicano ci sono gruppi di attivisti gay che hanno avversato il progetto di Bush e contribuito al suo affossamento.

Forse non è una vittoria di Pirro. Molti governi cadono per un voto, molti altri sono eletti grazie ad un voto e non è detto che un voto non possa fare la differenza.

Take care,

TEO

Popular posts from this blog

Se anche in Italia la Corte Costituzionale...

A che serve l'ordine dei medici?

I cristiani omofobi non sono graditi in Gran Bretagna