La civiltà di Spagna e Danimarca
Il governo Zapatero mantiene le promesse anche con la comunità transgender e il Consiglio dei ministri approva la legge sull'identità di genere, che permetterà alle persone transessuali di cambiare nome e genere sui documenti anche senza sottoporsi obbligatoriamente al cambio di sesso chirurgico, l'operazione "finale" che non tutti sono pronti o disposti a subire.
La famosa "piccola soluzione" che la comunità trans chiede a gran voce da anni e su cui il governo spagnolo ha preso un impegno preciso.
"Lo Stato - ha spiegato la vicepresidenta Fernandez de la Vega - ha l'obbligo di garantire lo sviluppo della personalità di ogni cittadino e questa legge contribuirà a restituire dignità (dignificar) alla vita di migliaia di persone che vivono in questa situazione".
Quella, cioè, di avere un sesso biologico diverso da quello psicologico e intimo.
Ma la Spagna e il governo Zapatero dovrebbero ormai avere smesso di stupirci; così come la Danimarca, prima nel 1989 a riconoscere i diritti delle coppie dello stesso sesso, con la legge sulla Unione registrata civilmente. Con un voto del Parlamento (86 sì, 61 no e 21 astenuti) la Danimarca ha aperto l'inseminazione artificiale, gratuita e in ospedale, alle donne single e alle coppie lesbiche.
Civiltà che noi possiamo solo invidiare e sognare.
La famosa "piccola soluzione" che la comunità trans chiede a gran voce da anni e su cui il governo spagnolo ha preso un impegno preciso.
"Lo Stato - ha spiegato la vicepresidenta Fernandez de la Vega - ha l'obbligo di garantire lo sviluppo della personalità di ogni cittadino e questa legge contribuirà a restituire dignità (dignificar) alla vita di migliaia di persone che vivono in questa situazione".
Quella, cioè, di avere un sesso biologico diverso da quello psicologico e intimo.
Ma la Spagna e il governo Zapatero dovrebbero ormai avere smesso di stupirci; così come la Danimarca, prima nel 1989 a riconoscere i diritti delle coppie dello stesso sesso, con la legge sulla Unione registrata civilmente. Con un voto del Parlamento (86 sì, 61 no e 21 astenuti) la Danimarca ha aperto l'inseminazione artificiale, gratuita e in ospedale, alle donne single e alle coppie lesbiche.
Civiltà che noi possiamo solo invidiare e sognare.
Comments
Che Dio ce la mandi buona, anzi buonissima!
Buona giornata.
Penso che, se il governo ritiene che la voce "sesso" sia discriminatoria per chi vive un "sesso psicologico" diverso da quello "biologico", allora avrebbe avuto senso, al limite, abolire la voce "sesso" sulla carta d'identità. In questo modo non si sarebbe discriminato nessuno e si sarebbe evitato di fare della carta d'identità il luogo delle opinioni e delle considerazioni intime. Il provvedimento, per come è stato posto, è quindi una scelta ideologica che fa piuttosto sorridere.
tu parli per ignoranza (mi auguro).
Ignori sia i problemi delle/dei trans sia il merito della legge, che probabilmente ti è arrivata da fonti partigiane. In più io non sono stato capace di spiegarla bene.
Non è questione di sesso, caro Harry. Sulla CI c'è scritto il tuo NOME
e se tu nasci Marco e vuoi diventare Maria non è che basta non scrivere il sesso, è chiaro?
Il cambio non avviene, come dici tu, se "mi sento" un altro sesso, ma comunque alla fine di un lungo percorso seguito da medici e psicologi.
Quello che viene eliminato è solo il "meccanicismo" (presente ad esempio nella legge italiana) per cui se ti tagli il pisello sei donna, sennò resti un uomo. anche se hai fatto gli ormoni, hai le tette, sembri una donna e ti comporti da anni come tale. però se vai in aeroporto, sul passaporto c'è scritto Rocco.
La stessa legge esiste da anni in Germania
noi non ci capiamo, temo.
Avevo già fatto autocritica, perché probabilmente ero io a non aver saputo raccontare bene come stanno le cose.
Quindi, sgomberiamo il campo dagli equivoci.
harry, ti sfugge sempre un passaggio, mi pare.
Qui (e nella legge) si parla di persone che sono esteriormente, esteticamente e visibilmente del tutto nel sesso di arrivo NON più in quello di partenza.
quindi persone che, per esempio, all'apparenza sono donne, ma poi sul documento hanno un nome maschile SOLO perché non si sono tagliate il pisello. Un'operazione anche dolorosa e che non tutti sono disposti a subire.
A maggior ragione, una donna che transita a uomo non ottiene il cambio di identità se non si fa ricostruire il pene.
un'operazione ancora più dolorosa e - nella maggior parte dei casi - inutile.
Credi davvero che queste persone dovrebbero restare ingabbiate in un sesso che non solo non gli appartiene, ma non è più il loro, in nessun modo.
L'equivoco è pensare che ci si svegli la mattina e con un tocco di bianchetto si cambi la carta d'identità. Non è così:
In Germania si deve dimostrare di aver vissuto per almeno due anni nei panni e nei modi di una donna per diventare donna, anche senza "taglio".
A me pare sensato
Ciao!