Perle ai porci, confetti ai froci

La signora Pelino, dell'omonima azienda dolciaria che produce confetti, è stata eletta in Parlamento con Forza Italia e ribadisce in un'intervista al Giornale le sue convinzioni non proprio friendly:

Se Prodi fa i Pacs, avremo matrimoni di ogni genere e lei venderà più confetti.
«Vorrei continuare a venderli alle coppie normali».

Anche se poi recupera in parte sull'argomento trans.
Luxuria com'è visto da vicino?
«Sembra una bravissima persona e di lei apprezzo il coraggio».
Ne parla come di una donna.
«La considero una donna perché lo desidera lei e perché così si presenta. Se però chiudo gli occhi e la sento parlare, è un uomo».
(onestamente è molto di più di ciò che fanno moltissimi politici, donne e uomini, anche di sinistra).

Comunque, la sparata sui confetti non è piaciuta al fratello Antonio Pelino, che ha scritto una rettifica al Giornale:
«le opinioni espresse dal deputato di Forza Italia» sono «di natura esclusivamente politica e personale e non coinvolgono la direzione dell'azienda». «Paola Pelino è membro insieme a Mario, Antonio, Lucilla e Marco Pelino». «Vede, l'onorevole è in Parlamento da quindici giorni, quella era la sua prima uscita: come azienda abbiamo dovuto mettere in chiaro che l'aspetto politico e quello aziendale non possono essere confusi».

Comments

restodelmondo said…
La qui presente scribacchina e presto sposa, comunque, cercherà di controllare da chi compra i confetti la futura suocera. ;-)
Anonymous said…
Il signor Pelino sa che "pecunia non olet, umquam..". Fuuuurbo. Vostro, BD.

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