Un Parlamento più glbt

Nella XV legislatura raddoppia la pattuglia di parlamentari glbt eletti dal popolo.
Non è una gran soddisfazione, visto che difficilmente le nuove Camere avranno una maggioranza laica e pluralista, in grado di approvare riforme di livello europeo. Però, sempre meglio che avere come rappresentanti gli estremisti di Forza Nuova o i cavalieri neri della Mussolini e di Alternativa sociale.

Confermati alla Camera dei deputati Franco Grillini e Titti De Simone: il primo con l'Ulivo, la seconda con Rifondazione. Il partito di Bertinotti porta in Parlamento, per la prima volta in Europa, anche un deputato trangender, Vladimir Luxuria. Al Senato invece debutto per un eletto gay: è Giampaolo Silvestri dei Verdi, che grazie alle opzioni di chi lo precede dovrebbe farcela in Lombardia con la lista "Per l'Unione".

In più torna in Parlamento Emma Bonino, insieme ad altri 17 deputati della Rosa nel pugno, fra cui Enrico Boselli. La Rosa, per i meccanismi dell'infernale legge elettorale (che si è ritrota contro i suoi estensori) non elegge neppure un senatore: restano fuori quindi Pannella e Intini e il senatore Biscardini dello Sdi, che nella scorsa legislatura presentò un ottimo progetto di legge sulle unioni gay.
Però quelli che entreranno daranno sicuramente battaglia.

Comments

Anonymous said…
sono piccoli e timidi passi... :(
Alex_Vr said…
Sì, sono piccoli segnali, ma ancora troppo piccoli, visto che Mastella si è assunto il compito di guardiano di una inesistente "sacralità" della famiglia (per informazioni rivolgersi al divorziato Casini)...

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