Una firma inevitabile

La Rosa nel pugno firma oggi il programma dell'Unione, ma allegherà un documento pubblico con le priorità di questa formazione rispetto alle altre forze della coalizione: in particolare i Pacs e la difesa della scuola pubblica.

Una conclusione che non mi sorprende affatto, anzi che davo quasi per scontata, anche se qualcuno - anche su questo blog, come Roberto lt - ha espresso perplessità e delusione, forse anche prevedibili. Secondo me, però, Boselli e Bonino non potevano fare altrimenti e, a mio avviso, hanno fatto la scelta migliore, per loro e per noi.

Se fossero usciti dalla coalizione avrebbero avuto bisogno inderogabilmente del 4 per cento dei voti per entrare in parlamento e, per di più, avrebbero quasi certamente condannato l'Unione alla sconfitta. Stando nell'alleaza - e la firma era condicio sine qua non - invece, i radicalsocialisti concorrono all'assegnazione dei seggi con il semplice 2 per cento e soprattutto a far scattare il premio di maggioranza, nazionale alla Camera e regionale al Senato.
Se l'Unione vincerà, i parlamentari della Rosa saranno indispensabili per il governo - spero - e potranno fare pressioni almeno su alcuni punti, quelli della laicità.

In più stando nel centrosinistra la Rosa nel pugno fungerà, come spero, da pungolo e sprone per i Ds, che soffrono già la concorrenza della sinistra radicale, ma non possono sopportare a lungo una sinistra riformista, occidentale, atlantista, epperò inderogabilmente laica e orgogliosamente irriducibile nel sostegno dei diritti civili, nonostante Ruini e Rutelli.
Già diversi esponenti di primo piano dei Ds hanno abbandonato il Botteghino per la Rosa; se, come spero, anche una parte piccola ma significativa dell'elettorato volterà le spalle a Fassino, forse quel partito capirà di aver sbagliato completamente strategia e orizzonte, illudendosi di conquistare un inesistente elettorato moderato e perdendo quei voti della sinistra moderna, che in Italia è orfana del socialismo.

Comments

Unknown said…
Speremm.
Anonymous said…
buon giorno...
bhè, quello che penso l'ho già scritto: http://fireman.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=870464

resta ora da vedere se mi sono sbagliato o meno....
ma, sai come si dice, il buon giorno si vede dal mattino e con l'irruenza con cui s muove la chiesa sull'argomento - fiancheggiata dal buon Rutelli e Margherita + i vari Pera del momento - io la vedo sinceramente mooooolto dura.
Per non parlare poi del fatto che il movimento GLBT non esiste! Non so se hai letto le ultime dichiarazioni di Rossana Praitano/Mieli e la successiva risposta di Imma Battaglia, che se è pur vero che non sono loro il Movimento non si puo negare che siano due voci e menti che vanno cmq ascoltate per avere il polso della situazione.
Anonymous said…
E nel frattempo c'è l'emorragia di laici dai DS verso la RNP..fa un po' tristezza pensare che nei DS restano solo le varie Livieturco (che fanno figure cacine come quella di ieri a Ottoemezzo..); e soprattutto mi preoccupa un po' il fatto che la RNP potrebbe diventare quasi l'unica enclave laica nell'Unione (e quindi poco influente anche se arrivasse al 5-6%..)..Io la voto anche, ma continuo in segreto a sperare per il futuro nel collasso del Listone, nell'uscita di scena di Rutelli & Petali Tutti e nella ricomposizione di DS e SDI, con i radicali alleati....
Unknown said…
Disorder, ci spero anche io.

Invito tutti a leggere le parole della nostra carica su Anelli.
Anonymous said…
ok ci voglio pure credere, ma avete letto questa ultima?

Roberto - lt

Esprimiamo sdegno e sconforto per quanto successo durante la seduta del

Consiglio Comunale di Riccione di giovedì 23 febbraio.

Abbiamo cercato nel dizionario un termine che descrivesse il comportamento della maggioranza (PdCI

escluso), ma non vi è presente.

Ci limiteremo ad illustrare l'accaduto anche se la strategia Diessina ci è ancora ignota.

Possiamo solo fare delle ipotesi. Arrivati all'ordine del giorno sull'istituzione del Registro delle

Coppie di Fatto, l'opposizione ha lascito l'aula dopo aver chiesto

chiarimenti su un ordine del giorno che è stato sostituito.

Il provvedimento si sarebbe potuto votare comunque.

Riteniamo che a questo punto, avendo i DS da soli la maggioranza, si sono trovati di fronte a un bivio: bocciare il provvedimento accollandosi da soli la responsabilità o rimandare la decisione confidando nei voti negativi dell'opposizione.

Alla fine è stata decisa la soluzione per loro più indolore ma forse più umiliante: lasciare l'aula.

Pur di non votare il provvedimento il Presidente del Consiglio Comunale ha invitato addirittura i consiglieri ad uscire per poter sospendere la seduta. Comportamento a dir poco inaudito, soprattutto se si pensa che egli fa parte del partito "Rosa nel pugno" che a livello nazionale porta avanti le battaglie sui diritti civili che da sempre caratterizzano il movimento omosessuale e Arcigay in particolare. Ci viene il sospetto che in periodo elettorale un partito come i DS non possa votare contro perché perderebbe molte preferenze, soprattutto da coloro che pensano che i DS siano un partito sensibile ai diritti delle persone.

Il registro delle unioni civili sarebbe passato col voto favorevole di PdCI e dei Verdi, nessun contrario e DS, Margherita e Rosa nel Pugno astenuti.

In questo modo nel prossimo Consiglio Comunale il registro sarà forse bocciato ma i DS e compagni, non avranno votato contro e usciranno "puliti" con la complicità passiva dell'opposizione.

Riteniamo che un osservatorio sulle problematiche delle coppie di fatto

presentato da DS, Margherita e Verdi, sarebbe svuotato della capacità

operativa se non affiancato e preceduto da un registro operativo delle

coppie di fatto. L'osservatorio proposto invece del PdCI, a cui siamo

favorevoli, prevede già al suo interno una sorta di elenco che garantirebbe

la funzionalità dell'osservatorio stesso e il riconoscimento di una forma di

unione di fatto, a prescindere dall'orientamento sessuale e dal genere degli

iscritti.

Ci delude nuovamente il sindaco Daniele Imola che ultimamente si era

pronunciato a parole a favore, ma poi anch'esso ha chiesto di rimandare la

votazione. Anche se una cosa l'ha capita, che l'Unione rischia di perdere le

elezioni con questi comportamenti, tant'è che ha detto che in parlamento per

approvare il Pacs servirà una maggiornaza trasversale.



Davide Piccioni

Presidente Arcigay A.M.Turing Riccione
Anonymous said…
Personalmente sono contrario a queste iniziative sparse dei Comuni in materia di unioni di fatto.

La battaglia sulle unioni di fatto si gioca a livello nazionale.

Resta il fatto che è inaudito il comportamento del Presidente del Consiglio Comunale che invita i consiglieri ad abbandonare l'aula.

Ragazzi, la politica, in Italia, è questa, si fa così! Con i giochetti, i mezzucci, i compromessi, gli svicolamenti.

Ed è SOLO questa.

La risposta?

Alle politiche votare per la Rosa nel Pugno.

Alle comunali, valutare.
Anonymous said…
A conferma di quanto detto, riporto il botta e risposta tra Boselli e Bertinotti.

La posizione del PRC:

"AGI) - Roma, 26 feb. - A chi nel centrosinistra sventola la bandiera della laicita' e grida allo scandalo perche' Rifondazione comunista ha accettato il compromesso in materia di pacs, replica il segretario Prc, Fausto Bertinotti, dagli stati generali del partito a Roma: "Quello dei pacs e' stato il punto piu' sofferente della'intesa di programma dell'Unione.

Avremmo potuto anche noi dire, come hanno fatto Emma Bonino e la Rosa del pugno abbandonando il tavolo: per qualche voto in piu' alziamo la bandiera della laicita' e chi se ne importa della vicenda dei gay, delle lesbiche, dei transessuali. Noi, invece, abbiamo mantenuto l'impegno affinche' queste persone abbiano i loro diritti e ci siamo sporcati le mani per questo, raggiungendo un compromesso. Se ci fossimo alzati dal tavolo della trattativa oggi non avremmo un programma comune e se lo avessimo non ci sarebbe scritto nulla sulle unioni di fatto.

Allora forse avremmo salvato la nostra coscienza e la nostra immagine, ma non avremmo prodotto alcun risultato veramente innovativo per la storia del paese". (AGI) Cav 261437 FEB 06


La risposta della Rosa nel Pugno, con i consueti toni pacati ma fermi di Boselli:

"Roma, 26 feb. - (Adnkronos) - ''E' abbastanza curioso che Bertinotti, vestendo i panni del moderato, ci dia lezioni di riformismo dicendo, a proposito dei Pacs, che è meglio ottenere poco che nulla. Non si tratta pero' in questo caso di essere piu' o meno intransigenti, ma di capire quale sia il modo più efficace per introdurre nuovi diritti civili''. Lo afferma Enrico Boselli della Rosa nel Pugno, secondo cui ''l'accettazione di una formulazione vaga, incerta e contraddittoria sulle unioni civili non è un punto fermo da difendere, ma un terreno assai friabile sul quale i veri contenuti della nuova legge in materia saranno definiti nella prossima legislatura da una assai probabile convergenza tra la Margherita e il centro destra, come già è avvenuto sulla fecondazione assistita e sul finanziamento alla scuola confessionale''.

''Che Fassino -aggiunge- difenda questo ambiguo compromesso, non è condivisibile ma è comprensibile, dato che non può acuire oltre misura i suoi contrasti con Rutelli facendoci insieme una lista elettorale. Che lo faccia Bertinotti - conclude l'esponente socialista - è solo fonte di stupore''."


Ricordiamocelo: la battaglia si giocherà DOPO le elezioni, e il voto alla Rosa nel Pugno è la nostra polizza assicurativa.
Barbauss said…
mettiamola così: avevo una gran confusione mentale prima di leggere questo tuo post. Ora ne ho il doppio :) quantomeno, è una "spronata" al sottoscritto per capirci di più. sentitamente, ringrazio :)

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