Il destino dei Pacs (e di migliaia di vite)

Si decide oggi la sorte dei Pacs (o meglio delle unioni civili), se entreranno o meno a pieno titolo nel programma dell'Unione di centrosinistra, guidata da Romano Prodi.

Come al solito, per piazzare una bandierina e appuntarsi la medaglia di "cattolicissimo", Udeur e Margherita giocano al ribasso e tentano di svuotare di qualsiasi significato il già striminzito accordo di San Martino in Campo, lì dove si riconoscevano "diritti e prerogative, senza distinzione di genere e orientamento sessuale".

L'Udeur avanza un'improbabile "obiezione di coscienza", per cui alla fine su questioni "etiche" i partiti saranno liberi di seguire la propria coscienza. La Margherita, invece, chiede di cancellare il riferimento all'orientamento sessuale. Insomma, se passasse tutto ciò non resterebbe niente dei Pacs, nel frattempo diventati Unioni civili.
Ovviamente la Margherita deve fare i conti con i cattolici dell'Udc (cui si illude di contendere preferenze), con Casini che spara a pallettoni contro le coppie gay, senza preoccuparsi cristianamente delle vite concrete di queste persone.

Sulle unioni civili si capirà se il centrosinistra può avere un'anima laica o se la sinistra, pur di vincere, è pronta a perdere del tutto l'anima.

Comments

Anonymous said…
Uffa, la forza laica del centrosinistra dovrebbe essere il partito maggiore, ovvero i Ds (che è invece il primo partito che ESCLUDO di votare proprio perchè alla laicità ha rinunciato). Finchè non sarà così, c'è poco da essere ottimisti.

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