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Showing posts from February, 2006

Alla prova della solidarietà

Ecco l'occasione. I cattolici impegnati in politica, anche quelli di destra che non perdono occasione per ribadire il loro impegno a difendere la famiglia , hanno una grande opportunità per dimostrare di non essere omofobi, di non voler discriminare nessuno e di essere pronti, al contrario, a eliminare gli ostacoli che rendono la vita più difficile a molte persone, senza dover riconoscere per forza le unioni composte da persone dello stesso sesso. Proprio qui in Lombardia, dove la politica è in mano a quella macchina di guerra che risponde al nome di Comunione e liberazione, il movimento fondato da don Giussani. Ma andiamo al sodo. Al Consiglio regionale lombardo Marcello Saponaro, dei Verdi, ha presentato un progetto di legge (pdl) contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere , che agisce in particolare nel campo sanitario dove si consumano quotidianamente veri e propri drammi. Questa legge, che potete leggere integralmente q

Egocentrismi

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Sono disperati

Quando una campagna elettorali assume toni sguaiati ed eccessivi, persino quando parlano alte cariche istituzionali, rappresentate da personaggi in genere moderatissimi, vuol dire che il grado di disperazione è alle stelle. Non si spiega altrimenti come il presidente della Camera, terza carica dello Stato e rappresentante di tutti i cittadini, possa permettersi di attaccare e denigrare quotidianamente gay e lesbiche italiani (oltre a magistrati e altre categorie), per un basso interesse di bottega, che comunque non gli farà superare quel misero 5 per cento di cui la sua formazione politica è accreditata grazie a cospicue clientele. Ieri Pier Ferdinando Casini si è premurato di ribadire che al centro del suo programma c'è "la famiglia, quella vera, non quella con due uomini, al centro del programma del centrodestra c'è il quoziente familiare: più figli, meno tasse, questo è il nostro obiettivo". Parole in libertà, da uno che ha governato per cinque anni e delle famigl

Otto e non più d'otto

Ottomila battute per raccontare 8 anni, gli ultimi, della storia di Milano. Otto anni di amministrazione Albertini, di imbarbarimento e incattivimento di una città che per decenni era stata un modello di civiltà, accoglienza e convivenza. C'è tempo fino al 2 marzo, pochissimo ormai, per partecipare a 8bastano , il concorso lanciato dalla neonata editrice Gran vìa . Serve un racconto inedito, non più lungo di ottomila battute, una horror story ambientata a Milano negli ultimi otto anni. Il regolamento completo è qui .

Il bello dei Giochi

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(post dedicato al mio amico F ) Sì, d'accordo, lo spirito olimpico, la gioia delle medaglie, l'emozione della vittoria per una frazione di secondo. Ma il bello delle Olimpiadi di Torino, quello vero, è qui . Si chiama Chad Hedrick ed è uno dei campioni della squadra di pattinaggio velocità. È così bello che dev'essere per forza anche buono. ma chi resisterebbe a un sorriso (e due spalle) così. Per di più è anche bravo: ha vinto la medaglio d'oro nei 5000 metri e l'argento nel 10000. Non siete d'accordo?

Una firma inevitabile

La Rosa nel pugno firma oggi il programma dell'Unione, ma allegherà un documento pubblico con le priorità di questa formazione rispetto alle altre forze della coalizione: in particolare i Pacs e la difesa della scuola pubblica. Una conclusione che non mi sorprende affatto, anzi che davo quasi per scontata, anche se qualcuno - anche su questo blog, come Roberto lt - ha espresso perplessità e delusione, forse anche prevedibili. Secondo me, però, Boselli e Bonino non potevano fare altrimenti e, a mio avviso, hanno fatto la scelta migliore, per loro e per noi. Se fossero usciti dalla coalizione avrebbero avuto bisogno inderogabilmente del 4 per cento dei voti per entrare in parlamento e, per di più, avrebbero quasi certamente condannato l'Unione alla sconfitta. Stando nell'alleaza - e la firma era condicio sine qua non - invece, i radicalsocialisti concorrono all'assegnazione dei seggi con il semplice 2 per cento e soprattutto a far scattare il premio di maggioranza, na

Più di 3500 nozze gay in Gran Bretagna

Debutto di successo per le "civil partnership" britanniche. Dal 21 dicembre, quando la nuova legge è entrata in vigore, al 31 gennaio sono state celebrate 3.648 unioni, di cui 2.510 fra coppie di gay e 1.138 i lesbiche. Di queste ben 700 sono state ufficializzate il primo giorno di validità della legge. I dati sono stati diffusi dal'ufficio nazionale di statistica, che evidentemente non ha pudori nel raccontare che una legge, pensata e approvata esclusivamente per gay e lesbiche, ha avuto un'accoglienza così calorosa. Noi accontentiamoci del consiglio comunale di Aosta che ha approvato a larghissima maggioranza (25 voti su 30) un mozione per invitare il Parlamento ad approvare una legge sulle unioni civili. Meglio di niente.

Bush, Bin Laden, gay e lesbiche: tutti figli di Dio

"Gesù era molto serio quando diceva che Dio è nostro Padre, che noi apparteniamo tutti a una sola famiglia, perché di questa famiglia siamo tutti membri, non solo qualcuno. "Bush, Bin Laden, tutti ne fanno parte, gay, lesbiche e i cosiddetti normali, tutti appartengono alla stessa famiglia e tutti sono amati, sono preziosi". Con queste parole , ispirate e illiminate, l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, anglicano e premio Nobel per la pace nel 1984, si è rivolto alla nona assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese a Porto Alegre, in Brasile. "Solo insieme ci possiamo salvare - ha detto l'arcivescovo - perché siamo tutti esseri umani e dobbiamo essere uniti. Non vinceremo la guerra contro il terrore finché ci saranno condizioni di povertà e di miseria, di ignoranza e di malattia, che gettano nella disperazione tanti figli di Dio, membri della nostra famiglia". Non è la prima volta che Tutu su ricorda anche dei gay e delle lesbiche e con la sua co

Indegnità di un ministro

No. Qui non sto parlando di Roberto Calderoli, sul cui show mi sono già espresso a suo tempo. Ancora più grave - a mio parere - è l'attacco, violentissimo e assolutamente gratuito, sferrato da Beppe Pisanu, altrimenti pio e moderato ministro dell'Interno, contro Vladimir Luxuria. Non ho legami di amicizia con Vladimiro Guadagno né mi fa velo alcun sostegno per il partito in cui milita (Rifondazione comunista), però mi pare gravissimo che un ministro della Repubblica - che dovrebbe rappresentare e tutelare tutti i cittadini, compresi gay lesbiche bisessuali e transessuali - si lasci andare a offese e insulti , motivati solo dall'orientamento sessuale. " A me non importa se Luxuria e' un compagno che non ha bisogno di gentile consorte. Ma e' un travestito che sostiene che persone dello stesso sesso possono avere la stessa dignita' della famiglia prevista dalla costituzione e creata dal patto matrimoniale tra una donna ed un uomo. Se si ammette questa idea, s

Niente insulti, siamo inglesi

Permettetemi per un attimo di alleggerire il tono "politico" degli ultimi post, anche se l'argomento di questo non è proprio futile. Mentre in Italia insultare i calciatori avversari (e a volte persino quelli della propria squadra) con slogan razzisti è ordinaria amministrazione, in Inghilterra una squadra, il Tottenham, ha deciso di bandire i cori e le offese anti-gay . È un'assoluta novità per le Premier Laegue e forse per il mondo intero, anche se sempre l'Inghilterra - dopo essere stata bandita dall'Europa - è stata la prima a combattere con successo il tifo violento e in fondo è un po' la patria del fair play. Comunque da ora l'omofobia non avrà posto nello stadio degli Spur e la società - ha spiegato il portavoce - spera che anche gli altri seguano questo percorso. Il Tottenham "è impegnato a combattere ogni forma di discriminazione o attacco basata su razza, religione e orientamento sessuale". Un bell'esempio per tutti i cittadini

Che cosa vogliamo?

Il post precedente ha attirato critiche, commenti e riflessioni superiori alla media di questo blog. E ne sono lieto. Sono emerse anche posizioni che personalmente condivido poco o per niente, ma che dovrebbero essere chiarite se vogliamo che in Italia esista davvero un movimento glbt, gay lesbico bisessuale e transessuale. Nel giorno in cui i nostri principali avversari politici e ideologici si preparano alla battaglia in grande stile , battaglia di idee e di pensiero soprattutto, ma anche pressione politica, noi non siamo in grado di creare una "cultura gay", quella stessa contro cui si scaglia il Vaticano, sempre pronto ad accogliere i poveri "omosessuali" (specie se afflitto da senso di colpa), ma spietato appunto con la cultura gay. Al di là della contingenza elettorale, su cui avremo tempo di tornare, è il caso di decidere se vogliamo agire come un collettivo e porci obiettivi da raggiungere oppure siamo una minoranza folta, ma senza unità. Devo in particolar

Ci meritiamo il nulla che abbiamo

Se neppure noi gay, lesbiche, bisessuali e transessuali siamo in grado di lottare e manifestare per i nostri diritti, chi lo fara per noi? Ci aspettiamo forse che qualcun altro decida di offrirci graziosamente ciò che noi non siamo in grado neppure di reclamare? Sabato abbiamo manifestato a Roma, in piazza Santi Apostoli, davanti alla sede dell'Unione di centrosinistra. Da Milano siamo scesi in meno di venti, con un pullman offerto dal Cig-Arcigay, più due ragazze salite su con noi a Parma. Ma in piazza, sotto le finestre dell'Unione, non eravamo neppure 50! Fotografi e giornalisti erano più dei manifestanti. Ma i romani dov'erano? C'erano Lo Giudice, Mancuso, Grillini e Fabrizio Marrazzo, presidente dell'Arcigay capitolina. Ma con lui non c'erano volontari (forse 2 o 3): eppure gli iscritti all'Arcigay Roma sono oltre 30mila. Nessuno di questi è venuto alle 12 di sabato mattina. Dal circolo Mario Mieli neppure l'ombra. In fondo, la sera prima c'era

Sfuggi a Calderoli e trovi Illy

L'altra sera, mercoledì credo, su Raiuno, dopo il Tg1 delle 20, era ospite del direttore Clemente Mimun a DopoTg1 il ministro per le Riforme Roberto Calderoli, della Legaa Nord. Oltre a sfoggiare una discutibile maglietta con una vignetta su Allah, Calderoli inopinatamente è tornare a battere il chiodo delle unioni civili, anzi - come dice lui - del matrimonio omosessuale che, a suo dire, il centrosinistra si appresta a introdurre in Italia. (Volesse il cielo che fosse così! Però, impari Rutelli, che anche con tutti i distinguo del mondo le destre accuseranno sempre l'Unione di volere le nozze gay: tanto vale, sostenerle davvero). Comunque, nel discorso, Calderoli ha tenuto a precisare che due gay che si baciano in tv (di certo non su Mediaset) a lui "fanno schifo". Su queste alate parole, il signor Mimun non ha creduto opportuno prendere le distanze né dissociarsi. Tanto, in Italia, offendere e denigrare i gay è lecito, anzi quasi opportuno. A Matrix, su Canale 5, qu

Repubblica Ceca, il veto di Klaus sui gay

No alla legge sulle convivenze registrate fra persone dello stesso sesso. Nonostante il 62 per cento della popolazione sia favorevole a questo nuovo istituto, il presidente della Repubblica, il conservatore Vaklav Klaus, ha posto il veto alla riforma e l'ha rimandata alla Camera. I deputati potrebbero superare il No del presidente, ma solo con la maggioranza assoluta di 101 voti. La Camera, controllata dai socialdemocratici, aveva approvato la legge a dicembre e il Senato, a maggioranza conservatrice, l'aveva confermata a gennaio. Il presidente, pero', aveva definito la legge ''solo un tentativo di distruggere le istituzioni tradizionali sulle quali e' basata la nostra societa'''. Un provvedimento, aveva aggiunto, che non ha niente a che fare con la liberta' delle minoranze. Fra poco, però, i cechi rivotano per il presidente...

Ci è o ci fa?

L'Unione fa finta di non capire la nostra opposizione al programma e invia una lettera di sorpresa in risposta alla mia lettera di protesta, in cui ritiravo il mio appoggio alla campagna di Prodi . O non capiscono o vogliono fare i furbi. Ma io ho risposto ancora: Caro Aelred, ci spiace che la mancanza di una sola parola dal Programma rischi di cancellare, come sostieni, un lungo percorso di condivisione e vicinanza su principi e valori tanto importanti. Le semplificazioni e le drammatizzazioni servono per i titoli ad effetto dei giornali, ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle polemiche e dalle critiche pretestuose. Se nel testo non si trova la parola "Pacs", non si trova neppure il "no" ai Pacs, anzi. L'impegno per il riconoscimento pieno delle unioni civili e delle scelte individuali è totale, sia chiaro. È paradossale, scusaci, che si mettano in dubbio le politiche sociali del centrosinistra di fronte all'esperienza subìta dagli italiani in questi

Ieri a Milano, sabato a Roma

Forse non eravamo cento - come dice Aurelio Mancuso - ma comunque ieri a Milano, come a Roma e in altre venti città , abbiamo mostrato tutta la nostra rabbia e delusione verso un compromesso che calpesta la dignita di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Certo, sarebbe stato meglio che fossimo di più. ma per essere stato organizzato in così poco tempo, senza mezzi e in un giorno feriale va già bene così. Ora, però, non ci possiamo fermare, dobbiamo protestare fino al 24 febbraio e oltre e far capire al centrosinistra che non ci stiamo a lasciarci calpestare. Per sabato l'Arcigay ha chiamato a una nuova manifestazione a Roma, alle 12, in piazza Santi Apostoli, davanti alla sede dell'Unione e del costituendo partito democratico. Dobbiamo essere quanti più possibile. Nel frattempo, però, ecco un'iniziativa lanciata da Giovanni Dall'Orto.

Appello all'Unione

Caro amico, cara amica, ti preghiamo di aderire alla campagna di pressione sull'Unione affinché reintroduca i Pacs nel suo programma. Segui le istruzioni che trovi in fondo al testo dell'appello: =========== APPELLO ALL'UNIONE PER I PACS Onorevole, la decisione di escludere i Pacs dal programma dell'Unione è un grave errore. Il riconoscimento giuridico delle Unioni civili è un fatto compiuto in tutta Europa (ad eccezione delle sole Italia, Grecia e Irlanda), ed è un gesto dovuto che prende atto di un cambiamento socioculturale di ampia dimensione, come fu a suo tempo, per esempio, la concessione del voto alle donne in Europa. Rimandare la discussione di questo cambiamento è miope, perché rischia di creare e radicare soltanto in Italia contrapposizioni artificiali su un tema su cui, in realtà, la coscienza sociale del paese è pronta e concorde, come mostrano tutti i sondaggi d'opinione in proposito. Si aggiunga che la proposta dei Pacs era una mediazione al ribasso r

Il matrimonio gay fa bene alla salute

L'abbiamo sempre detto che permettere a gay e lesbiche di sposarsi con un compagno dello stesso sesso è l'obiettivo cui noi gay dobbiamo puntare per ottenere vera uguaglianza. Ora, però, c'è un motivo in più per aspirare a questo traguardo: il matrimonio gay "fa bene alla salute". Lo sostiene uno studio appena pubblicato dal Journal of Epidemiology and Community Health , secondo cui la presenza di un riconoscimento pubblico delle unioni gay (matrimonio o unioni civili) riduce l'abuso di alcol e droghe nei maschi gay e favorisce la stabilità della coppia. Con un beneficio fisico, ma soprattutto psicologico. Attenzione a ridere! Uno dei ricercatori che ha realizzato lo studio, Michael King, spiega che "le unioni civili abbattono i pregiudizi, favoriscono il riconoscimento", ma soprattutto "favoriscono la stabilità della coppia e riducono l'esclusione sociale , di cui spesso soffrono gay e lesbiche". Ho sempre sostenuto che il valore ide

Verso un nuovo movimento gay

"Sarà necessaria una riflessione su un'articolazione differente tra il ruolo degli eletti e una radicalizzazione del movimento... "Sarà necessario che tra movimento ed eletti si vada verso una maggiore distinzione di ruoli". (Sergio Lo Giudice). Questo mi ha detto oggi il presidente nazionale dell'Arcigay, rispondendo a qualche domanda sulla manifestazione di domani in 35 città italiane per protestare contro il voltafaccia dell'Unione di Prodi. Ecco, se da questo schiaffo in pieno viso nascerà un movimento gay italiano più incazzato, meno moderato, meno collaretale ai partiti e più convinto delle battaglie da fare; forse allora ne sarà valsa la pena e, col senno di poi, dovremo ringraziare quei politici neoclericali che ci hanno osteggiato e quegli altri che per convenienze personali non ci hanno difeso. "Se il programma non cambierà - ha detto ancora Lo Giudice - noi chiederemo il rispetto della Costituzione e del Trattato di Nizza e punteremo a quel

Martedì sera tutti a protestare

Tenetevi liberi martedì pomeriggio/sera, il 14 febbraio. A Milano dalle 17,30 alle 20 in piazza Cadorna A Roma alle 12,30 in via del Corso, angolo piazza Colonna come mi segnala prontamente il buon Riccardo . Fate girare e passate la voce, ché non siamo sempre i soliti quattro gatti. Questo invito è rivolto a gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, eterosessuali. Quelli che vengono sempre al Gay Pride e alle manifestazioni di protesta e quelli che preferiscono frequentare solo i locali di svago e i luoghi di ricreazione all'aria aperta. E anche quelli che non frequentano . Per una volta potrebbe prevalere il senso civico e la voglia di farsi sentire da una classe politica lontana anni-luce dalla realtà. Per martedì 14 febbraio Arcigay e Arcilesbica e le altre associazioni nazionali glbt hanno lanciato una serie di sit-in di protesta in numerose piazze italiane. Ancora non ci sono i particolari, ma cominciate a prepararvi. In piazza vanno la nostra rabbia e la nostra delusione con

Il tradimento di D'Alema e Fassino con Verdi, Pdci e Rifondazione

La Margherita e l'Udeur - dice bene Fda - non hanno più di tante colpe. In fondo fanno il loro (sporco) lavoro, cercando di imporre il moderatismo come cifra di un'alleanza di centrosinistra che dovrebbe essere socialdemocratica e invece si scopre via via sempre più neocentrista. Le responsabilità più gravi di questa vergognosa soluzione per gay e lesbiche sono da ascrivvere ai Ds, che non contenti di aver perso operai (per compiacere la Confindustria) e impiegati (per accontentare il popolo delle "partite Iva") ora buttano a mare anche noi gay per far felici i vescovi e la Cei. O forse speravano di contare una volta di più sul collateralismo di Arcigay, che in questi anni ha sostenuto le mediazioni più moderate. Si spiegherebbe così il livore con cui Massimo D'Alema ha liquidato la questione gay , dopo il comunicato di fuoco di Arcigay e Arcilesbica: «Il programma del centrosinistra non fa perno sui Pacs. Credo che noi abbiamo preparato un programma di straordina

Nessun diritto alle unioni gay

Non ci saranno i Pacs, non ci saranno le unioni civili, non ci sarà alcun riconoscimento per le unioni fra persone dello stesso sesso. Nel programma dell'Unione di centrosinistra è stato raggiunto un compromesso all'insegna del clericalismo. I Ds ci hanno abbandonato (con Fassino che elogia le proposte di Ruini), Rifondazione, Pdci e Verdi hanno rinunciato a difendere questo punto e solo la Rosa nel pugno, rappresentata da Emma Bonino, ha tenuto duro fino ad abbandonare il tavolo . Alla fine ha vinto la Margherita di Rutelli, che ha fatto di tutto - e l'ha spuntata - per negare qualsiasi riconoscimento giuridico alle coppie gay. D'altronde il suo partito candiderà al Senato la professoressa Paola Binetti, presidente del comitato Scienza & Vita, quello contro il referendum sulla fecondazione assistita. Comunque, ecco il testo (grassetto mio) su cui si sono accordati tutti, tranne socialisti e radicali (e vorrei vedere): «L'Unione proporrà il riconoscimento giuri

Il destino dei Pacs (e di migliaia di vite)

Si decide oggi la sorte dei Pacs (o meglio delle unioni civili), se entreranno o meno a pieno titolo nel programma dell'Unione di centrosinistra, guidata da Romano Prodi. Come al solito, per piazzare una bandierina e appuntarsi la medaglia di "cattolicissimo", Udeur e Margherita giocano al ribasso e tentano di svuotare di qualsiasi significato il già striminzito accordo di San Martino in Campo, lì dove si riconoscevano "diritti e prerogative, senza distinzione di genere e orientamento sessuale". L'Udeur avanza un'improbabile "obiezione di coscienza", per cui alla fine su questioni "etiche" i partiti saranno liberi di seguire la propria coscienza . La Margherita, invece, chiede di cancellare il riferimento all'orientamento sessuale. Insomma, se passasse tutto ciò non resterebbe niente dei Pacs , nel frattempo diventati Unioni civili. Ovviamente la Margherita deve fare i conti con i cattolici dell'Udc (cui si illude di contender

Pacs, il no di Berlusconi

Berlusconi dice No ai Pacs . Senza sé e senza ma. Ovviamente una posizione così schietta e chiara può sorprendere solo quelli (fra i gay di destra e i sinceri liberali) che non hanno seguito in questi ultimi anni la politica e le scelte del governo delle destre italiane. Un governo che, primo nella storia dell'Italia unita, ha esplicitamente discriminato gay e lesbiche, proprio nel decreto che recepisce la direttiva europea anti-discriminazione (che sottile crudeltà). Comunque in nessuna parte del mondo occidentale, neppure dove la destra è più laica e illuminata (Francia o Gran Bretagna), un governo conservatore ha introdotti diritti e riconoscimenti per le coppie gay. Dovunque è stata la sinistra a farlo e in fondo è giusto così, nell'eterno gioco del progresso-conservazione. Quindi anche in Italia, se votate Berlusca, scordatevi che possa rivoluzionare la società. Secondo lui per le coppie dello stesso sesso - e per quelle conviventi di sesso diverso - basta il codice civile

L'uguaglianza abita in Puglia

(aggiornamento del post precedente) Con un voto all'unanimità la giunta regionale della Puglia ha approvato il disegno di legge sui servizi sociali che estende anche ai conviventi e ad altri nuclei familiari diritti e tutele, finora riservati alle famiglie santificate dal vincolo del matrimonio.. Un risultato che le destre e i media tendenziosi cercano di travisare , buttando negli occhio dell'elettorato il fumo dei Pacs e lo spauracchio dei "matrimoi gay". In questa legge - che comunque deve ancora passare dal Consiglio regionale - non si parla affatto di cerimonie, di celebrazioni o di unioni. Semplicemente si estendono diritti: non si nega né si toglie alcunché alle famiglie tradizionali né si toglie valore a queste. Solo, si sanano in parte pregiudizi e diseguaglianza che finora hanno colpito una parte della popolazione, cittadine e cittadini che pagano le tasse come gli altri, in teoria sono uguali, ma troppo spesso risultano invisibili alle istituzioni. Quest

Arrivano i pasdaràn della famiglia

C'è una giunta regionale del Sud che sta preparando un disegno di legge sui servizi sociali in cui si parla di famigli e (al plurale) e si riconoscono diritti e cittadinanza anche a quei nuclei familiari non benedetti dal sacro vincolo del matrimonio, ma comunque formati da persone che condividono la propria vita, si garantiscono mutuo sostegno e spesso curano la crescita dei figli. Il disegno di legge - che deve essere approvato dalla giunta - non discrimina tra unioni dello stesso sesso o di sesso diverso. Apriti cielo! I vescovi si indignano, gli ex assessori di destra fondano associazioni "per la difesa famiglie", che lanciano battaglie ideologiche , il Giornale del fratello del presidente del Consiglio cavalca la polemica e prova a spaventare i benpensanti. La Margherita, in giunta con la sinistra, trema si spaventa e minaccia di fare marcia indietro . Ma soprattutto apre un'inutile questione nominalistica per difendere "la" famiglia (singolare) dall

Flamingo pink

Carlos e Fernando sono maschi, vivono in Gran Bretagna e stanno insieme da più di cinque anni. Da poco hanno festeggiato il loro quinto anniversario insieme ai figli adottivi nella riserva di Slimbridge, nel Gloucestershire. Sì perché Carlos e Fernando sono due fenicotteri rosa , gay e innamorati. Tanto che due volte all'anno, nella stagione degli amori, mettono in scena un complesso rituale di corteggiamento e costruiscono insieme il nido. L'ennesima prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che l'omosessualità esiste serenamente in natura e, anzi, probabilmente ha anche un compito specifico. Carlo e Fernando, comunque, non si fanno domande, però stanno insieme da cinque anni , al contrario delle altre coppie di fenicotteri, che di solito dopo una stagione si lasciano per cambiare partner l'anno dopo. "Sembrano molto felici" ha detto un responsabile delle riserva. "Resteranno insieme probabilmente per tutto il resto della vita. Gli altri uccelli non se la

Quattro passi a Parco Nord

Incontri gay in via Clerici, marchettari nel parcheggio dell'ospedale Bassini, puttane africane vicino al cimitero di Brusuglio, trans in vendita vicino a Villa Torretta a Sesto San Giovanni, scambio di coppie al parcheggio del cimitero di Bruzzano. Benvenuti a Parco Nord ! Ne avevamo già parlato nella vecchia casa , ma ora sono arrivati i risultati di una ricerca sulla più grande (credo) area di cruising milanese e probabilmente una delle più estese in Italia. Chilometri quadrati di alberi, cespugli, fogliame, ideali per incontri furtivi e clandestini, molto apprezzati da tanti gay (o dovrei dire omosessuali) e anche da un bel po' di miei amici (cui questo post, è ovvio, è dedicato). Oltre che da moltissimi eterosessuali, cultori della prostituzione o del sesso all'aria aperta. A me sembra un gesto di grande civiltà che il Consorzio del parco si sia preoccupato dei conoscere i fruitori "abituali" della zona e mi pare che non ci sia neppure un intento persecutori

Tanta voglia di Aznar

In un vecchio post ho raccontato come l'ex presidente del governo spagnolo Aznar non ha mai introdotto pacs né unioni civili in Spagna, ma anzi si è sempre opposto alle proposte di legge presentate dalla sinistra, riuscendo perfettamente a farle fallire. Qui, però, non voglio parlare del vecchio premier iberico, sconfitto dal voto popolare e dalla propria protervia. Mi preme parlare di questa strana sinistra italiana, che si vanta di non essere "come Zapatero" (un socialista europeo esattamente come i Ds), ma appunto come Aznar , un uomo di destra che ha contribuito ad allontanare progressivamente dal centro l'intero Partito popolare europeo. Che a rivendicare la linea Aznar sia un vecchio democristiano, seppur di fede dossettiana, come Romano Prodi non sorprende più di tanto; come va ripetendo fino alla nausea fda, invece, è scandaloso che taccia (e quindi acconsenta) il maggior partito della sinistra (o dovrei dire di centrosinistra), quei Ds che fino a prova con

Baci incensurati

In Gran Bretagna non c'è posto per la censura, se l'obiettivo è un casto bacio gay fra due maschi in una pubblicità di orologi. Dopo un'indagine nata da alcune denunce, l' Autorità britannica che vigila sulla pubblicità ha deciso che lo spot degli orologi D&G non solo non deve essere censurato - solo per il bacio fra due uomini - ma non merita neppure una limitazione temporale. Cioè, secondo il controllore britannico un bacio fra due uomini non è "inadatto" a un pubblico di bambini o adolescenti, come si affretterebbero a gridare le vestali nostrane della famiglia eterosessuali e i genitori in fermo permanente effettivo, come quei buontemponi del Moige o l'onorevole Maria Burani Procaccini , presidente della commissione parlamentare per l'infanzia. In Italia pare che lo spot sarà ritrasmesso sulle tv nazionali (dove io però non l'ho mai visto in onda, ma forse perché vedo poca tv).

Bush contro i gay e le "toghe rosse"

I giudici attivisti si confermano la bestia nera dei due mister B, quello che governa qui nell'Italietta e l'altro, più pericoloso e importante, che regna sulla prima e unica superpotenza mondiale. Non contento di aver ottenuto la conferma del giudice Alito alla Corte Suprema - un italoamericano conservatore che minaccia di stravolgere le regole sull'aborto e su altre questioni sensibili - George Bush nel discorso sullo stato dell'Unione si è scagliato contro "i giudici attivisti" che vogliono "modificare il concetto del matrimonio". Non ha neppure nominato la parola "gay", ma ha espresso chiaramente, una volta di più, il suo pensiero conservatore. E l'America - e il mondo intero - nel frattempo ha perso una paladini dei diritti delle minoranze, fra cui noi omosessuali. Quella Coretta Scott , vedova di Martin Luther King che non ha mai smesso di far sentire la sua voce in difesa della nostra causa.