Posts

Showing posts from January, 2006

L'Udc all'attacco dei gay

Gli ex democristiani dell'Udc, che fanno sempre mostra di moderatismo e conservatorismo compassionevole, nell'ultimo scorcio di legislatura hanno gettato la maschera, rivendicando la discriminazione anti-gay come cifra della loro lotta politica. In linea con l'estrema destra europea e in opposizione al Partito popolare europeo, di cui pure fanno parte. Al Senato le commissione riuniti Affari costituzionali e giustizia hanno terminato l'esame del disegno di legge 3578, di iniziativa parlamentare presentato dal senatore Renzo Gubert (Udc) e controfirmato da Leonzio Borea (Udc). La legge constra di un solo articolo che vieta "per motivi di ordine pubblico" la trascrizione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso celebrati in altri paesi europei. 1. Costituisce principio di ordine pubblico la non appartenenza allo stesso sesso delle persone che contraggono tra loro il matrimonio." Alla Camera il poco onorevole onorevole Luca Volontè, presidente dei de

I gay cechi hanno le unioni civili

Manca solo la firma del presidente Klaus e anche la Repubblica Ceca entrerà nell'Europa dei diritti e della civiltà, con la legge che istituisce le unioni civili, senza matrimonio e senza adozione dei figli, per le coppie dello stesso sesso. Se la norma sarà promulgata gay e lesbiche potranno dunque unirsi ufficialmente con i compagni dello stesso sesso e ottenere molti dei diritti finora riservati alle coppie eterosessuali. Il 26 gennaio il Senato ceco, a maggioranza conservatrice, ha approvato la legge votata a dicembre dalla Camera dei deputati (dove erano falliti i primi quattro tentativi). In 45 hanno votato a favore, 14 contro e sei si sono astenuti fra i presenti (i seggi totali sono 81). Ma Klaus deve resistere alle pressioni conservatrici e clericali. All'inizio del mese, i rappresentanti di 10 chiese cristiane si erano appellati al senato e al presidente, chiedendo che respingessero la legge, accusata di minacciare la famiglia. Che novità!

Contro i gay Bush sta con Iran e Cuba

Alle Nazioni Unite gli Stati Uniti d'America hanno votato insieme all'Iran e ad altri stati fondamentalisti, fra cui l'antidemocratica Cuba di Fidel Castro, per negare lo status di osservatori alle organizzazioni in difesa di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Nonostante i ben noti contrasti politici, quindi, l'Amministrazione Bush sui "valori" è perfettamente in linea con gli ayatollah di Teheran. Ma non c'è da stupirsi, in fondo gli integralisti si assomigliano a tutte le latitudini. A maggio del 2005 due organizzazioni, l' Ilga - con sede a Bruxelles - e la danese Lbl avevano chiesto lo status di osservatori al Consiglio economico e sociale dell'Onu, l' Ecosoc . Contro questa richiesta hanno lavorato l'Egitto e l'intera Conferenza islamica. Finché l'Ecosoc ha dato parere negativo . Ecco i voti Contro l'ammissione delle due organizzazioni hanno votato: Camerun, Cina, Cuba, Pakistan, Russia, Senegal, Sudan, Usa, Zimb

"La famiglia è là dove ci sono figli"

"La famiglia è la dove sono i figli. Preparare i bambini alla vita è un compito che può riuscire in realtà molto differenti: nelle coppie, nelle famiglie illegittime e ugualmente in quelle dello stesso sesso, nelle famiglie miste o in quelle monoparentali". Parola del presidente della Repubblica federale tedesca, il democristiano Horst Koehler. A suo tempo fiero oppositore del riconoscimento alle coppie dello stesso sesso, il capo dello stato tedesco ha cambiato idea e in un discorso ufficiale ha riconosciuto il ruolo delle coppie formate da due uomini o due donne. È la prima volta che succede con un capo di stato.

Vincono i conservatori, ma il Canada non va a destra

Il matrimonio fra persone dello stesso sesso in Canada è salvo. L'elettorato ha punito, dopo 13 anni di governo, la sinistra dei liberali - nonostante otto anni consecutivi di surplus di bilancio - ma non ha premiato i conservatori . Anzi, l'area progressista è nettamente maggioritaria e le destre formeranno un governo con una minoranza risicatissima. Il Canada si conferma un paese liberal e non diventerà neppure stavolta il 52esimo stato Usa. Ai Tories sono andati 125 seggi, ai Liberali 102, gli indipendentisti francofoni del Bloc Québecois ne ottengono 51 e i progressisti New Democrats 29. In teoria Liberali e Ndp avrebbero potuto formarte un gabinetto insieme, ma il primo ministro uscente Paul Martin ha escluso questa possibilità e, con serietà, ha annunciato che si ritira dalla vita politica: 36,5 contro 30,1 per cento è stato lo scarto fra i due partiti maggiori. Con così pochi seggi, quel che è certo è che i conservatori non potranno - e neppure tenteranno di farlo - abr

La memoria non fa per noi?

Il 27 gennaio è la Giornata della memoria, istituita per non dimenticare le vittime del nazismo e del fascismo durante la Seconda guerra mondiale. In primis gli ebrei, ma accanto a loro disabili, zingari, testimoni di Geova, anarchici e omosessuali. Fra le iniziative della memoria, Marco Reglia, presidente del circolo Arcobaleno di Trieste, ha organizzato alla Risiera di San Sabba una mostra dal titolo Omocausto. Lo sterminio dimenticato degli omosessuali . Un evento che in questi giorni si sposterà anche a Trento, Milano, Bologna e Reggio Emilia; e che avrà spazio anche nella capitale slovena Ljubljana. Peccato che - come ha denunciato mestamente Reglia - all'inaugurazione della mostra sabato mancassero completamente le istituzioni e le forze politiche. Nessuno, di destra o di sinistra, ha giudicato l'appuntamento degno di una visita. Essì che il 27 all'inaugurazione slovena a Ljubljana ci sarà il presidente della Repubblica! Siamo irrimediabilmente un paese senza memoria.

Censura su Brokeback mountain

La buona, vecchia censura non va mai in vacanza. Non sto parlando dello "sprofondo" americano, dei cinema dello Utah che hanno vietato la proiezione di Brokeback mountain, per quel misto di bigottismo e superstizione che ormai ha contagiato buona parte d'America. Parlo dell'Italia, dove venerdì è uscito il film di Ang Lee, ormai onusto di premi ottenuti da una parte e dall'altra dell'Atlantico. Orbene: I segreti di Brokeback mountain (lasciamo stare questo titolo da romanzo d'appendice) in Italia è vietato ai minori di 14 anni . L'avevo letto da qualche parte, ma pensavo a una svista, dal momento che il film - l'ho visto tre mesi fa in versione originale - non ha scene di nudo, non mostra sesso esplicito ed è solo una storia di sentimenti. "Questione di contenuti", pare che abbiano detto - secondo Liberazione - dalla Commissione di censura. D'altra parte da una Commissione (ipocritamente ribattezzata "per la revisione cinematogr

Alfonso Andria, l'eroe della Margherita

Ho sbagliato. Avevo scritto che tutti gli eurodeputati della Margherita si erano astenuti sulla risoluzione contro l'omofobia (escludendo il comportamento schizofrenico nei confronti del paragrafo 2, contro cui ha votato Vittorio Prodi - unico nel gruppo liberaldemocratico - mentre la Toia si è astenuta e altri, Cocilovo, Letta, Pistella, Procacci, hanno detto sì). Invece mi sbagliavo: c'è stato un parlamentare della Margherita che si è espresso limpidamente contro l'omofobia e ha sostenuto in tutte le sue parti il testo del Parlamento. Costui è Alfonso Andria , per me finora oscuro esponente della Margherita, già presidente della Provincia di Salerno. Grazie, onorevole Andria, a nome di tutti noi finocchi democratici. Sono quasi commosso. Quanto ai vari Letta, Costa e Toia, porgo loro solo una domanda. Perché non si iscrivono all'Udc? Solo i centristi italiani e Forza Italia - oltre ai popolari polacchi - hanno votato come i fascisti e i leghisti, mentre i democristian

Amici e nemici dell'omofobia

AGGIORNATO con tutti i nomi Il Parlamento Europeo, ormai lo saprete tutti, ha adottato una risoluzione contro l'omofobia. Non tutti però lo hanno sostenuto. Il testo definitivo è stato concordato dai principali gruppi, quindi Popolari, Socialisti, Liberaldemocratici, Verdi e Sinistra. Se tutto il centrosinistra ha votato compatto, i popolari si sono spaccati, mentre destre e nazionalisti hanno votato contro. È interessante vedere come si sono comportati i deputati italiani. Attenzione, perché ci sono stati due voti: uno sul paragrafo 2, un altro sul testo finale. I deputati Ds , Sdi , Pdci , Rifondazione , Verdi , Repubblicani Europei , Radicali , più gli indipendenti come Antonio Di Pietro e Giulietto Chiesa hanno votato sempre a favore, compatti con i loro gruppi. I deputati di Forza Italia, Udc, Lega e An hanno votato sempre CONTRO , quindi a loro l'omofobia va bene, anzi non dev'essere contrastata. Sul paragrafo due ha votato No anche Vittorio Prodi, fratello di Rom

NO ALL'OMOFOBIA

Il Parlamento Europeo condanna l'omofobia e chiede a Commissione e stati membri di intervenire per eradicare questo crimine e combattere ogni discriminazione. I parlamentari, riuniti a Strasburgo in sessione plenaria, hanno adottato una risoluzione che respinge l'omofobia, stigmatizza le violazioni - in particolare in Polonia, Lituania e Italia - e dà un'indicazione chiara alle istituzione europee e agli stati membri. I sì sono stati 468, 149 contrari e 41 le astensioni. Oggi è un giorno storico, ma forse è meglio lasciare spazio al testo della risoluzione : Il Parlamento europeo... 1. condanna con forza ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale; 2. chiede agli Stati membri di assicurare che lesbiche, gay, bisessuali e transessuali siano protetti da discorsi omofobici intrisi d'odio e da atti di violenza e di garantire che i partner dello stesso sesso godano del rispetto, della dignità e della protezione riconosciuti al resto della società; 3. invita c

Società evoluta, politica medievale

Mentre nella politica italiana torna d'attualità il connubio fra trono e altare, i cittadini di questo paese - nonostante i loro numerosi difetti e la cronica carenza di senso civico - mostrano di essere comunque più "moderni" della classe politica che li guida. Così emergono almeno dal Rapporto Italia 2006 di Eurispes. Anche se si professano cattolici per l'88 per cento (e qui trionfa il conformismo), gli italiani non seguono affatto i diktat morali e moralisti del Vaticano e del cardinale Ruini. Quasi il 69 per cento dei presunti cattolici sono favorevoli all'introduzione delle unioni civili, riconoscendo diritti anche alle coppie dello stesso sesso. Intanto la sinistra vuole sinceramente (questo ormai l'ho capito) introdurre le unioni civili o qualcosa del genere. E probabilmente lo farà. Ma non vuole assolutamente farne una bandiera: Prodi & co. hanno una paura folle che una presa di posizione netta pro-gay gli faccia perdere voti. Anche questa è inci

Golden Gay

Trionfo gay, lesbico, bisessuale e transessuale alla 63esima edizione dei Golden Globe . Come speravo - e come molti avevano previsto - Brokeback Mountain si porta via i premi più importanti, e a buon titolo: miglior film , miglior regia, migliore sceneggiatura e miglior canzone originale. Ma non finisce qui: la "casalinga disperata" Felicity Huffman (Lynnette) è la miglior attrice drammatica per Transamerica e "Desperate housewives"è la miglior serie tv brillante. Buon viatico per i diletti cowboy gay agli Oscar.

L'Europa ci salverà

Il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo in sessione plenaria, ha discusso proprio oggi un progetto di risoluzione per condannare l'omofobia all'interno dell'Unione Europea. È motivo di orgoglio che tre dei quattro parlamentari ad averla presentata ( qui il testo in italiano) siano italiani. Ma vale ancora di più il contenuto. I rappresentanti dei cittadini europei richiamano i paesi membri, in particolare la Polonia, la Lettonia Lituania e l'Italia, al rispetto dei diritti umani e della diversità. E sottolineano le gravi violazioni, come i divieti di celebrare il Gay Pride a Poznan e a Varsavia, la modifica della costituzione in senso anti-gay in Lettonia Lituania e il ritiro della patente a un ragazzo gay in Italia, a Catania. Parlamentari di tutti i paesi e di tutti gli schieramenti sono intervenuti e hanno sottolineato l'esigenza di tutelare i diritti delle persone gay, lesbiche, omosessuali e bisessuali, per garantire la sopravvivenza della nostra stessa

Le piazze per la libertà e il ministro dei culattoni

Sabato ero in piazza a Roma (a breve vedrete anche qualche foto) e vi assicuro che non c'era nessuna "carnevalata". Non so se eravamo 50mila, 10mila o 7mila: quello che mi importa è che migliaia di persone sono scese in piazza per reclamare un diritto. Noi sì "amareggiati" per secoli di oppressione e persecuzione e decenni di cittadinanza a metà. Altro che Prodi e i moderati del centrosinistra, sempre a caccia di distinguo per ingraziarsi il Vaticano. Ecco: se ci va bene noi avremo cinque anni di Prodi. Il Cile, invece, avrà quattro anni di Michelle Bachelet , la prima donna eletta ieri presidente della Repubblica: socialista, agnostica, divorziata e favorevole alle unioni civili per le coppie dello stesso sesso. Nonostante ciò era sostenuta da progressisti e democristiani e ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti al secondo turno. In Italia invece una manifestazione - che dovrebbe essere il trionfo dello spirito democratico - è stata giudicata inopportu

Ci vediamo a Roma

Da stasera sono qui . Chi mi vuole mi trova in piazza Farnese , con buona pace dell' Osservatore romano e di tutte le testate straniere che vogliono dettare legge in Italia.

Benedetto chiama, la politica risponde

Ottima pubblicità per la manifestazione di domani a Roma sulle unioni civili e quella gemella a Milano sulla legge 194. Non si poteva sperare di meglio che una bella condanna di Papa Ratzinger, una volta di più impegnato a tuonare contro le persone omosessuali e a spiegarci quali sono le "reali esigenze" della società. Pensavo che fosse un fine teologo, invece è anche un sociologo. Complimenti! Indegna, piuttosto, la reazione dei politici del centrodestra, pronti a inchinarsi a baciare l'anello papale e iscrivere Benedetto XVI fra i propri numi tutelari. La disperazione pre-elettorale porta a qualsiasi nefandezza. Un po' inaspettata - e non molto giustificata - l' amarezza di Romano Prodi. Anche se forse il professore ha deciso di fare un po' il pompiere per rassicurare l'elettorato più moderato e portare a casa comunque un risultato per le coppie di fatto. Se si legge il programma dell'Unione, si può vedere una chiara presa di posizione a favore dei

Gay in Fm

In origine fu Radio Popolare con L'altro martedì , storica trasmissione radiofonica dedicata al mondo gay, lesbico, bisessuale e transessuale. Adesso anche la più "istituzionale" Radio24 ha deciso di titillare il pubblico gay e offrire un programma in cui si parla delle "nuove famiglie", con un occhio di riguardo - appunto - al mondo gay. Con Chiara Gamberale e Carlo Guarino, Tròvati un bravo ragazzo , dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 12. Io non l'ho ancora ascoltata, voi?

Diario, i gay e Fidel Castro

Image
Chi mi conosce sa come la penso e soprattutto che mai mi sono sognato di accusare la sinistra - specie quella italiana - per i crimini di Fidel Castro, soprattutto la repressione dell'omosessualità, come fa una certa pubblicistica di destra. Però, non posso tacere di fronte a quella che mi pare, almeno, una grave caduta di stile del settimanale Diario , altrimenti ottimo prodotto editoriale. Il primo numero speciale dell'anno 2006 è dedicato al Secolo gay . Alleluja! Qualcuno si è accorto che la questione gay è di strettissima attualità e fa parte delle scelte decisive di un paese. All'interno del fascicolo una serie di interventi , in genere molto curati e approfonditi, di firme note e autorevoli del mondo gay e non solo. Anche se, qua e là, fa capolino ancora una certa confusione fra outing e coming out . Vabbè Il problema è la copertina! Un numero speciale tutto dedicato ai gay, illustrato con una foto di Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara. Scelta già di per sé discu

In piazza per le unioni civili

Tutti in Pacs! Sabato prossimo, 14 gennaio, c'è un appuntamento importante per tutti noi che da anni chiediamo un riconoscimento per le coppie di fatto, in particolare quelle dello stesso sesso che non possono accedere all'istituto del matrimonio. A partire dalle 14:30 ci riuniremo in piazza Farnese, a Roma, per manifestare e reclamare i nostri diritti. Tutti in Pacs è stato organizzato dalle associazioni gay, lesbiche, bisessuali e transessuali italiane e decine di persone, associazioni, politici hanno aderito all'evento e personalmente andrò anch'io in piazza, per quanto non sia un habitué dei cortei. La stessa mattina, alle 10:30 al Café Renault di via Nazionale, si svolgerà il congresso della Liff, la Lega italiana delle famiglie di fatto fondata da Franco Grillini. È arrivato il momento di chiedere con forza quel riconoscimento che ci è dovuto e che la stessa Costituzione garantisce a tutti noi in quanto cittadini, senza distinzione di sesso e condizioni persona

La Cassazione mi dà speranza, l'Italia mi dà la nausea

«La giurisprudenza, in materia di rapporti interpersonali, ha considerato la ‘famiglia di fatto´ quale realtà sociale che, pur essendo al di fuori dello schema legale cui si riferisce, esprime comunque caratteri ed istanze analoghe a quelle della famiglia ‘stricto sensu´ intesa». Con questa motivazione la quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un detenuto che si era visto negare il gratuito patrocinio a causa del reddito della sua convivente non sposata. A parte il caso concreto, è un fatto che la Suprema Corte abbia riconosciuto una volta di più il valore e l'importanza della convivenza more uxorio , che non stride affatto con la Costituzione. E un magistrato della Cassazione celebrerà sabato 14 a Roma alcuni "Pacs" simbolici, nella manifestazione a piazza Farnese di cui vi parlerò più diffusamente in seguito. Dal mondo politico, però, arrivano nuove delusioni che ormai mi fanno provare nausea e disgusto per questo paese, per la medio

«Ho ucciso perché gli omosessuali mi fanno schifo»

Ancora sull' omicidio di fine anno a Caltanissetta. Come ci fa notare Riccardo - grazie dell'intervento, merita di uscire dai commenti - l'assassino ha ammesso che il suo movente era l'omofobia: «Ho ucciso perché gli omosessuali mi fanno schifo». Non mi pare che ci sia molto da aggiungere alla vicenda, se non che l'avanzamento dei diritti civili e la tutela della legge aiuta anche la società - persino nelle sue sacche più conservatrici e retrograde - a evolvere. In un paesino della mia Calabria sarà ancora chiacchierata una donna che divorzia, ma a trent'anni dalla legge nessuno si sognerebbe di insultarla pubblicamente e aggredirla.

New York sceglie una donna gay

Praticamente all'unanimità il consiglio comunale di New York ha scelto come speaker, in pratica leader, Christine Quinn , una donna 39enne impegnata da anni in politica, esponente del partito democratico e apertamente lesbica. Da moltissimi tempo vive con la compagna in un appartamento a Chelsea. La seconda carica cittadina, dopo il sindaco Bloomberg, è quindi appannaggio di una delle minoranze più visibili a New York e per la prima volta è occupata da una donna, che giocherà un ruolo importante come argine per il partito repubblicano. Ma la Quinn non è l'unica politica gay a fare carriera negli Stati Uniti. In New Jersey Gina Genovese è stata eletta sindaco di Long Hill, mentre nell'ultra liberal Massachusetts, un uomo gay e di colore, Kenneth E. Reeves è stato rieletto sindaco di Cambridge, dove era già stato primo cittadino dal 1992 al 1995. L'onesta, anche sulla propria vita privata, non è un handicap insormontabile. Buona notizia.

Fra un po' chiederemo asilo in Spagna

Anche con la nuova legge sul diritto di asilo , che quest'anno dovrebbe essere approvata dalle Cortes di Madrid, la Spagna guidata da José Luis Rodriguez Zapatero si conferma un paese all'avanguardia sotto il profilo dei diritti civili. Le nuove norme contemplano fra i motivi per chiedere asilo l'identità di genere e l'orientamento sessuale. In pratica donne e omosessuali vittime di regime autoritari e sessuofobi, che discriminano le prime per il loro genere e i secondi per il loro orientamento, avranno diritto di chiedere asilo e la concessione dello status di rifugiato non sarà più discrezionale com'è adesso. C'è di più: il diritto al ricongiungimento familiare vale non solo per ascendenti e discendenti e per il coniuge, ma anche per il convivente dello stesso sesso. Secondo El Paìs è "una delle leggi più progressiste del mondo. Da parte sua l'Arcigay chiede che anche l'Italia si adegui a questo standard, ma temo che invece noi dovremo chiedere

Severgnini e l'omofobia inconscia

Anche le persone migliori e più avvertite cadono, a volte, in pregiudizi così profondi e radicati da non essere neppure riconosciuti. Così Beppe Severgnini, una nota firma del Corriere della Sera con tanto di rubrica personale sul Corriere.it , ha dato spazio senza preoccuparsi a una lettera intrisa di omofobia. E, di fronte alle proteste dei lettori, non si è capacitato della gravità della sua svista (ché non possiamo credere a una scelta deliberata). Ma andiamo con ordine. In una lettera del 23 dicembre sul forum Italians un tal Mainardi Paolo (sic!), "cattolico praticante" per sua stessa ammissione, decide di affrontare il tema dell'omosessualità e tira in ballo il consumismo e la crisi del maschio per spiegare l'orientamento di gay e lesbiche: "...sono sempre stato convinto che l'omosessualità nulla abbia a che fare con la natura umana, ma sia una degenerazione dei costumi, facilitata dal "sesso libero" degli anni '60 e '70 e dalla m