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Showing posts from 2005

Il 2005, anno del matrimonio

Si chiude oggi il 2005 che sotto molti rispetti è stato un anno storico per i diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Anche se in alcune parti del mondo, dall'Iran alla Polonia fino agli Stati Uniti di Bush l'omofobia ha rialzato la testa, nello stesso tempo si sono moltiplicate le nazioni che riconoscono i diritti fondamentali, in particolare delle coppie gay. Oggi voglio vedere il lato positivo, quindi brindo a un 2005 che ci ha portato il matrimonio in Spagna e Canada, le unioni civili in Gran Bretagna (seguite ieri dalle adozioni congiunte, ché finora erano consentite solo ai singoli) e la sentenza storica della Corte Costituzionale per il matrimonio in Sud Africa. Gennaio è stato il mese di Buzzanca e del sorprendente Mio figlio Aprile ha visto il primo voto della Camera spagnola per il matrimonio esteso a tutti Il 17 maggio abbiamo celebrato la prima Giornata contro l'omofobia Giugno è stato un mese memorabile: il 5 gli svizzeri hanno vota

L'ultimo omocidio e la solita omofobia

Alessandro e Luigi avevano una storia, che tenevano segreta a Caltanissetta, una delle realtà più tranquille della Sicilia. Ma Alessandro, 38 anni, voleva qualcosa di più, chiedeva al suo compagno di rendere pubblica la loro relazione, di smettere di nascondersi: in fondo lui, in più "vecchio, aveva un ottimo lavoro (bancario) e l'altro era indipendente con il suo mestiere di venditore ambulante. E per realizzare il suo sogno Alessandro era arrivato a minacciare l'amico, a "perseguitarlo". Questo almeno pensava Luigi, quando alla fine non ha più resistito alle pressioni del suo amante/amato e lo ha ucciso con un colpo di pistola. Poi ha buttato il corpo in un pozzo, dove ha lasciato cadere inavvertitamente anche il proprio giubbotto con dentro il cellulare e le chiavi di casa. Quando gli agenti di polizia hanno aperto la sua porta di casa con quelle chiavi, lui ha capito di non poter più negare. Si sono concluse rapidamente le indagini sull'ultimo (spero) OM

Non passa lo straniero (specie se è gay)

I matrimoni "gay" non sono ammissibili in Italia, neppure quelli celebrati all'estero! È chiarissima la posizione della destra italiana, in particolare di An, condivisa anche dal presidente del Consiglio Berlusconi, secondo cui in Italia "non potrà mai essere legalizzato il matrimonio omosessuale". Dalle parole ai fatti, deve aver pensato il senatore di An Giuseppe Semeraro, relatore di un disegno di legge che impedirà la registrazione in Italia delle nozze celebrate all'estero, anche negli altri stati europei come Paesi Bassi e Spagna. "Attualmente - spiega Semeraro - tutti i matrimoni celebrati all'estero su richiesta possono essere trascritti, a meno che non siano contrari all'ordine pubblico. Quindi per evitare 'turbative' di qualsiasi genere e' stato presentato il ddl che stiamo esaminando nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. Il ddl prevede il divieto di trascrizione per matrimoni contratti in violazione delle

Buon Natale con le Regine (censurate)

Reinas (con l'accento sulla -ì, nonostante quello che dice il bello e bravo Occhipinti) è il film giusto per festeggiare il Natale. La pellicola racconta la storia di tre coppie gay che si preparano a sposarsi, viste attraverso gli occhi delle mamme (le vere Regine, come è giusto che sia nella vita di ogni gay che si rispetti). Film piacevole, divertente e in certo senso coraggioso , specie se pianificato a Natale in Italia. Ma la famiglia non è solo quella del senatore Pedrizzi... Ovvio, quindi, che una solerte commissione censoria decidesse il divieto alla visione per i minori di 14 anni. Miserie di un paese che non sa nemmeno il significato della parola laicità e diritto; e approfitta della religione per ammantare di presentabilità la propria meschinità, piena di pregiudizi bigotti. Non ci curiam di lor , e Buon Natale a tutti.

Elton John o l'importanza del coming out

Quante volte dobbiamo sentire critiche ai famosi che dichiarano la propria omosessualità? "Ma perché non tengono tutto per sé?", "Quello che succede sotto le lenzuola è un affare privato", ecc. Le "nozze" di Elton John, invece, dimostrano proprio il contrario, come sottolinea giustamente anche l'Arcigay. La visibilità di un personaggio noto aiuta tutta la società a capire la naturalezza e la normalità dell'essere gay, del desiderare una vita in comune fra due uomini e una cerimonia che la sancisca pubblicamente. Per questo stesso motivo varrebbe la pena che venissero fuori anche in Italia calciatori, atleti, campioni olimpici, tennisti omosessuali. Sarebbero un modello per molti adolescenti insicuri e impauriti (come siamo stati un po' tutti noi) e probabilmente anche per i loro genitori.

I gay e il gioco maschio

Gay e calcio, binomio impossibile? «Forse l’aggressività, la determinazione, la grinta richieste da questo sport non si sposano con le caratteristiche degli omosessuali. Nel calcio femminile, invece ho sentito che il fenomeno è più diffuso». Trionfo del luogo comune per Gigi Simoni, allenatore della Lucchese e in passato sulla panchina dell'Internazionale. Sulla stessa linea, ma con qualche autocorrezione anche l'eterno "ragazzo d'oro" Gianni Rivera: «È chiaro che sono io a sbagliarmi, visto che invece i gay nel calcio ci sono e immagino vivano i loro problemi. A me sembra difficile pensare che scelgano un gioco così maschio, dai contrasti così decisi». Peggio di lui Beppe Bergomi: «Il movimento è così vasto che qualcuno ci sarà, ma in vent’anni non mi è mai capitato di conoscerne uno. E forse ha ragione Rivera, nel calcio serve molta rudezza, si cerca il contrasto aspro...». Quindi l'equazione è: gioco maschio, scontri duri, niente finocchi. A smentire ques

L'odore dei soldi

"Sosteniamo i diritti gay". "Basta pubblicità sui media gay". "Annunci sui giornali gay per tutte e 8 le marche Ford". In poche settimane il colosso automobilistico fondato da Henry Ford ci ha riservato una serie di giravolte degne della miglior politica estera italiana, stretto fra il politicamente corretto, le pressioni dei cristiani integralisti e il succulento mercato gay. Prima alcuni concessionari Ford avevano promesso di mediare con la società a nome delle "famiglie americane" che non sopportavano il sostegno a una serie di iniziative gay. Poi, a sorpresa, ai primi di dicembre l'annuncio che nel 2006 il gruppo avrebbe smesso di pubblicizzare Jaguar e Land Rover su giornali, tv e siti Internet gay, lasciando solo gli annunci di Volvo. Subito cantava vittoria la reazionaria Afa, che aveva lanciato un boicottaggio proprio con questo obiettivo. Reazione sdegnata dei gruppi gay e delle lobby americane per i diritti civili e immediato dietr

Calciatori e gay: in Germania si può

Sono gay, sono tre e sono calciatori professionisti: uno addirittura "molto famoso". Secondo il Financial Times hanno deciso di rivelare al pubblico il proprio orientamente sessuale (di fare "coming out"), se troveranno altri otto colleghi disposti a fare lo stesso. In pratica se verrà fuori una "squadra" gay di 11 componenti. Il Corriere della Sera di oggi dà ampio risalto alla vicenda, con un richiamo in fogliettone di prima pagina. Ma soprattutto ricorda un fatto di cui io non avevo memoria, perché all'epoca non ero nato (oddio, ero troppo giovane!). Nel 1982 il ct della Nazionale italiana Enzo Bearzot decise il silenzio stampa prima del Mondiale - poi vinto - in Spagna, perché il Giorno aveva adombrato un "feeling" fra due calciatori Paolo Rossi e Antonio Cabrini ! Ma lo sapevate? Io no; e non so nemmeno come sia finita la storia. In Italia comunque calciatori gay non ne abbiamo e, a quanto so, neppure rappresentanti di altri sport ad

L'Europa dei diritti perde la Lettonia

Giovedì la Lettonia è diventata il primo (e unico, speriamo) paese dell'Unione Europea a discriminare le persone omosessuali nella propria Costituzione. Il Parlamento di Riga ha approvato una modifica costituzionale che definisce il matrimonio come l'unione "esclusivamente fra un uomo e una donna", per scongiurare qualsiasi riconoscimento delle coppie formate da due uomini o da due donne. Tutto ciò nonostante una legge ordinaria vieti sin dal 1993 i matrimonio fra persone dello stesso sesso. A questo punto mi chiedo che ci faccia la Lettonia nell'Unione Europea e se abbia deciso di entrare solo per ottenere aiuti economici e sussidi all'agricoltura. Parliamo tanto di Turchia, ma io avrei voluto esprimere un parere anche sull'ingresso di questo paesi dell'Est, dove la cultura della libertà e il rispetto dei diritti umani sono molto più arretrati che in Occidente. Non vorrei che invece di imparare da noi, siano questi paesi reazionari a contagiare le de

Con figli, ma ancora nascosti. Ecco i gay italiani

Sono padri e madri, specie oltre i 40 anni, spesso vivono in coppia - più le donne che gli uomini - ma sono ancora nascosti. Sono i gay italiani, che solo nel 16 per cento dei casi (il 15 per le donne) sono pienamente visibili, hanno già compiuto cioè il loro coming out con amici, familiari e colloghi di lavoro. La ricerca Modi-di , presentata oggi a Firenze, mostra un mondo omosessuale sotto alcuni rispetti sorprendente, ma in gran parte ancora arcaico, vittima di pregiudizi e di chiusure. Salta fuori inaspettata l'omo-parentalità, aborrita e temuta dalla maggior parte dei nostri connazionali: oltre i 40 anni il 17,7% dei gay e il 20,5% delle lesbiche hanno almeno un figlio e, complessivamente, sono genitori un omosessuale ogni venti (il 5% dei maschi e il 4,9% delle femmine): in larghissima maggioranza sono genitori biologici, alla faccia della legge 40. Le notizie più sconfortanti, per me, sono quelle sulla visibilità: metà dei gay e delle lesbiche non ha mai rivelato il proprio

Se i Ds inseguono la Margherita in moderatismo

In Italia i diritti dei gay non interessano a nessuno men che meno al maggior partito della (cosiddetta) sinistra. Non è un caso che a Torino il consiglio comunale abbia bocciato il registro delle unioni civili con il No dei centristi e - soprendentemente, ma non troppo - anche di molti consiglieri Ds. Dopo il misero accordo si San Martino sulle "unioni civili" (una specie di ufo dai contorni indefiniti) molti avevano gioite, forse senza riflettere troppo. Adesso anche dentro gli stessi Ds chi si batte per i diritti della comunità glbt comincia a nutrire forti dubbi sulle reali intenzioni della dirigenza del partito. Come il responsabile di Gayleft, Andrea Benedino , che denuncia lo scarso impegno dei Ds ed esprime "preoccupazione e sconcerto". A me pare che i Ds non abbiano davvero deciso che cosa sono e soprattutto che cosa saranno. Tutti i partiti socialisti e socialdemocratici europei, anche quando come i laburisti hanno scelto la strada liberista in economia,

I cowboy gay conquistano anche l'America

Siamo stati fra i primi a parlare di Brokeback Mountain, a mio avviso uno dei film più belli degli ultimi anni. Dopo il Leone d'oro a Venezia, il westerndi Ang Lee su due cowboy gay (il supersexy Heath Ledger e l'altro figo Jake Gyllenhaal) ha già vinto in America i premi della critica per il miglior film e la miglior regia e ha ottonuto sette nomination ai Golden Globe. Un ottimo viatico per la notte degli Oscar, in attesa del 20 gennaio quando anche in Italia vedremo il film di Ang Lee. Mano ai fazzoletti!

Anche il Cile pronto alle unioni civili gay

Michelle Bachelet ha 54 anni, è stata ministro della Sanità e poi della Difesa in Cile e al primo turno delle elezioni presidenziali cilene ha conquistato il 45,85 per cento dei voti, contro poco più del 25% del suo primo rivale, il magnate dei media e miliardario Sebastián Piñera. Un risultato straordinario per lei, socialista, divorziata , madre di tre figli avuti da due uomini diversi e dichiaratasi da poco agnostica. Michelle in più viene da una famiglia che ha combattuto la dittatura di Pinochet: il padre era un generale fedele al presidente Allende e ucciso dalle torture del regime, lei stessa e la madre furono in séguito arrestate dalla Dina (la terribile polizia segreta di Pinochet) e rimasero in carcere per un mese. Al secondo turno, in programma a gennaio, le destre uniranno le forze per provare a riconquistare il Palazzo della Moneda, da cui sono bandite dalla caduta di Pinochet: però alla Bachelet basterà il 5,37 per cento di Tomás Hirsch, candidato della sinistra radical

La Turchia fra l'Europa e le analisi anali

Mehmet Tarhan ha 27 anni, è turco di etnia curda e si dichiara anarchico, obiettore di coscienza e gay. Per il suo rifiuto del servizio militare ad agosto Mehmet è stato condannato a quattro anni di prigione e incarcerato. La Turchia ha firmato la convenzione europea per i diritti umani, compreso il diritto all'obiezione di coscienza, ma nessuna legge riconosce questa facoltà ai cittadini turchi. Dietro le sbarre Mehmet è stato sottoposto al taglio obbligatorio dei capelli e della barba e per questo motivo ha cominciato uno sciopero della fame durato 34 giorni, finché gli è stata concessa una cella d'isolamento dove sfuggire alle violenze dei secondini e degli altri detenuti. Ma non basta: in quanto omosessuale, Mehmet risulta "inabile" al servizio militare secondo la legge turca, ma deve dimostrare di essere gay. Come?, direte voi. Con una "visita anale", risponde la legge turca, o in alternativa con un video che mostri la penetrazione. Perché solo i gay &

Appena in tempo

Matthew Roche aveva 46 anni ed era malato di cancro da diverso tempo. Quando la Camera dei Comuni e poi quella dei Lord hanno approvato la legge sulle Unioni civili (Civil Partnership Act) Matthew ha sperato di poter "sposare" finalmente il suo compagno Christopher Cramp, con cui viveva da sette anni. Lunedì 5 la legge è entrata in vigore finalmente, ma per celebrare le prime unioni si dovevano aspettare almeno i 15 giorni canonici per le pubblicazioni. Per paura di non fare in tempo, a causa della malattia, Matthew e Christopher hanno chiesto un permesso speciale al municipio di Brighton per sposarsi subito. Le autorità hanno concesso la deroga e lunedì stesso, alle 11, le "nozze" sono state celebrate nella casa di cura St Barnabas, davanti a una ventina di amici e parenti. Martedì Matthew è morto , ma almeno è riuscito a coronare il suo sogno, di celebrare un'unione ufficiale con il compagno di una vita. Proprio quello che Rutelli , d'accordo con Ruini e i

Una vittoria o la nostra sconfitta?

Avremo anche noi un riconoscimento come succede nei paesi civili (dalla Nuova Zelanda al Sudafrica)? Oppure ci ritroveremo con una proposta irricevibile, che non riconosce un bel niente e si limita a concedere pochi scarni diritti, senza un valore pubblico? Questo è il commento del mio fidanzato al post precedente: Onorevole, ritiene condivisibile la soluzione trovata sulle unioni civili? «Ritengo perfettamente condivisibile regolamentare diritti oggi non tutelati per le unioni di fatto, dall’assistenza sanitaria, all’alloggio, all’eredità disponibile. Perché risolve i problemi veri della gente senza confliggere con l’articolo 29 della Costituzione, dando vita a matrimonini di serie B. E con la regolamentazione approvata a San Martino, non ci sarebbe alcuna cerimonia a sancire le unioni civili». Dunque, il punto di differenziazione dai Pacs, di cui si era parlato fino ad ora, sarebbe nell’assenza di una cerimonia, diversa dal matrimonio? «No, si tratta di una questione sostanziale. Non

L'Unione è civile

Le unioni civili saranno nel programma dell'Unione di centrosinistra , che non userà la parola Pacs (e sarà anche meglio). Dall'incontro programmatico in Umbria (dove mancavano socialisti e Udeur) Prodi ha annunciato l'accordo: "Non si chiameranno pacs, ma una soluzione legislativa alle unioni civili, alle cosiddette coppie di fatto, ci sarà nel programma dell'Unione". Un accordo "sulle unioni civili per stabilire diritti privati e pubblici". Il riferimento ai diritti "pubblici" mi fa ben sperare e allontana lo spettro di una soluzione "riduttiva" che ci ricaccerebbe per anni nel limbo dei senza-diritti. ma voglio essere ottimista e festeggiare a questo annuncio del centrosinistra. Se, sull'onda dei grandi governi europei di sinistra - da Schroeder a Zapatero - anche in Italia riusciremo a garantire i diritti civili, l'Unione avrà il mio voto (filtrato, è ovvio, dai socialisti che sono una garanzia supplementare). Ma due

La Gran Bretagna volta pagina

Liberista in economia e interventista in politica estera, Tony Blair ha dimostrato di essere libertario (e di sinistra) almeno sul tema dei diritti civili. Così a pochi decenni dall'èra Tatcher, in cui gli omosessuali erano perseguitati e discriminati sul posto di lavoro (a scuola per esempio), la comunità gay britannica può festeggiare la (quasi) parità dei diritti. Entra in vigore da oggi la legge sulle Civil Partnership , in pratica il matrimonio civile, riservate alle coppie dello stesso sesso . In fondo è una forma di uguaglianza: gli etero hanno il matrimonio, i gay hanno le partnership (con diritti praticamente equivalenti, tranne l'adozione) e nessuno gode di un doppio status. Com'è, invece, in Francia dove gli etero possono scegliere se sposarsi o pacsarsi e ai gay è concessa solo la seconda opportunità. Alla fine comunque tutti parlano di "matrimonio" fra virgoletti (lo fa anche la Bbc) e - devo dire - sono rimasto sorpreso dal risalto che la stampa ital

The law serves as a great teacher

Provo a tradurvi una parte dalla sentenza della Corte Costituzionale sudafricana, che ha sancito l'incostituzionalità della legge sul matrimonio, in cui i gay non hanno i diritti riconosciuti agli etero. Ci la vuole leggere tutta può scaricarla da qui (ma attenzione, è un file da 466 kb). ... [137] The claim by the applicants in Fourie of the right to get married should, in my view, be seen as part of a comprehensive wish to be able to live openly and freely as lesbian women emancipated from all the legal taboos that historically have kept them from enjoying life in the mainstream of society. The right to celebrate their union accordingly signifies far more than a right to enter into a legal arrangement with many attendant and significant consequences, important though they may be. It represents a major symbolical milestone in their long walk to equality and dignity. The greater and more secure the institutional imprimatur for their union, the more solidly will it and other suc

Sì! Matrimonio anche in Sudafrica

Non si poteva scegliere giorno migliore del Primo dicembre - giornata mondiale per la lotta all'Aids - per una sentenza del genere. La Corte Costituzionale del Sudafrica ha ordinato al Parlamento di modificare la legge sul matrimonio, per includere le coppie omosessuali. Se non lo farà entro un anno, la norma sarà riscritta dalla stessa Corte. In base alla Costituzione del Sudafrica, che vieta qualunque discriminazione anche basata sull'orientamento sessuale, il divieto di sposarsi per le persone omosessuali è illegittimo, ha stabilito la Corte. Respinta così la pretesa del governo, secondo cui solo il Parlamento può modificare le leggi. Avevamo l'Olanda, il Belgio, la Spagna e il Canada (oltre al Massachusetts). Adesso abbiamo anche il Sudafrica, che è la prima repubblica a introdurre il matrimonio gay. Forse anche noi dovremmo puntare sulla Corte Costituzionale. O andarcene a Cape Town.

Bush difende i gay degli Emirati

L'Amministrazione Bush, forse per recuperare parte della credibilità perduta nella promozione della democrazia, si schiera al fianco dei gay perseguitati nella penisola arabica. Gli Usa, infatti, hanno condannato ufficialmente l'arresto di una ventina di persone, incarcerate negli Emirati Arabi Uniti durante una specie di "matrimonio gay collettivo". La polizia ha fatto irruzione in un hotel, dove era in corso la festa, e ha fermato tutti i presenti: subito dopo il governo ha minacciato - oltre alla prigione e alle tradizionali frustate - di sottoporre i condannati (il cui reato è l'omosessualità) a trattamenti ormonali per "correggere" i loro comportamenti. La Casa Bianca ha intimato agli Emirati di bloccare immediatamente trattamenti ormonali e psicologici e di conformarsi alle leggi internazionali. Non ho avuto sentore, finora, di un intervento dell'Unione Europea, ma trovo che sarebbe benvenuto.

Pierre Seel, la memoria dell'omocausto

Il 25 novembre è morto a Tolosa in Francia, all'età di 82 anni, Pierre Seel . A molti questo nome non dirà nulla, eppure l'uomo che ci ha lasciato occupa un posto di primo piano nel Pantheon della comunità gay, lesbica, bisessuale e transessuale. A 17 anni Seel, omosessuale e aderente alla Resistenza francese contro il nazismo, viene deportato dai tedeschi e internato nel campo di concentramento di Schirmeck, dove subisce violenze e torture a causa della sua omosessualità. Finita la guerra Seel torna in Francia, si sposa e mette al mondo dei figli, ma a lungo tiene solo per sé il dramma della sua segregazione. Dopo quasi trent'anni di silenzio nel 1982 decide di rivelare perché era stato arrestato e incarcerato e contribuisce a fare luce su un dramma dimenticato, un tabù nascosto persino dalle democrazie europee del dopoguerra. E racconta anche i momenti più drammatici della sua prigionia, come l'esecuzione del ragazzo che amava. Comincia da lì una battaglia lunga de

L'unico Patto (ma incivile) è tra Pera e Ruini

Non si contano più ormai gli attacchi contro i Patti civili di solidarietà, o Pacs, lo strumento minimo di tutela per le coppie che non vogliono (etero) o non possono (gay) sposarsi, ma vorrebbero vedere riconosciuto il proprio legame. È straordinaria in questo senso la sintonia fra il capo dei vescovi italiani, il cardinale Camillo Ruini, e la seconda carica dello stato, il presidente del Senato Marcello Pera, sempre più "papa laico" in cerca di legittimazione presso le alte sfere vaticane. Se qualcosa di buono verrà da una vittoria del centrosinistra, di sicuro ci sarà la scomparsa di Pera dalla vita politica e pubblica della nazione. Qualcuno gli offra una trasmissione televisiva, come la Pivetti o Martelli. Ma tornando a bomba, ancora una volta la strana coppia (loro sì che dovrebbero sottoscrivere un Pacs) ha messo nel mirino unioni gay e coppie di fatto, in nome della "difesa del matrimonio". Dall'università Cattolica di Roma, Ruini si è scagliato contro

La colpa di combattere l'Aids

A pochi giorni dalla giornata mondiale per la lotta all'Aids, fa ancora più impressione il bando imposto dal Vaticano a Daniela Mercury. Per chi non la conoscesse, Daniela è una cantante brasiliana molto nota nel suo paese e impegnata in numerose battaglie sociali. Già da alcuni mesi era stata invitata al Concerto di Natale in Vaticano (quello trasmesso in differita da Canale 5 con la cattolicissima Cristina Parodi) e la sua presenza era stata annunciata dall'organizzazione. Daniela invece non ci sarà . È stata cancellata per volere della Curia, venuta a sapere del suo impegno per la prevenzione dell'Aids e in particolare di uno spot che incita a usare il profilattico per evitare il contagio. Chi si spende per simile battaglie non può cantare nella Sala Nervi, avranno pensato gli zelanti cardinali. Ovviamente il Vaticano è libero di decidere chi invitare e chi rifiutare, però è paradossale che mentre si combatte (a parole) l'aborto (almeno quello legale), si rifiuti i

"Ci sposeremo quando anche i gay potranno farlo"

Charlize Theron sostiene i diritti di gay e lesbiche, al punto da rinunciare al matrimonio finché non sarà aperto anche alle persone omosessuali. Questo è un discorso di cui aveva parlato molto seriamente anche Tommaso Giartosio nel suo bellissimo libro (correte al leggerlo: Non possiamo non dirci ): se le persone eterosessuali capissero davvero il dramma di migliaia di coppie che non si possono sposare, pur desiderandolo, forse si porrebbero qualche domanda, anche al momento di invitare amici gay al proprio matrimonio. Bene: la bellissima Charlize non si sposerà con il fidanzato storico Stuart Townsend finché in America gay e lesbiche non avranno diritto al matrimonio. "Io e Stuart abbiamo avuto un'idea: ci sposeremo solamente quanto le nozze tra omosessuali saranno permesse negli Usa, quando questo diritto sarà concesso anche a loro. Non si tratta solo di un escamotage per non rispondere più alle stesse domande, è una convinzione nella quale crediamo e che utilizzeremo in

La Bosnia riconosce i gay musulmani

Per la prima volta un'associazione di gay musulmani è stata riconosciuta ufficialmente in un paese a maggioranza islamica. Non poteva che succedere in un paese di antica civiltà e lunga tradizione di tolleranza, come la Bosnia-Erzegovina. International Initiative for Visibility of Queer Muslims è stata registrata come organizzazione non governativa e ha ottenuto uno status ufficiale dopo un iter di qualche mese. L'associazione è stata fondata a novembre 2004 da un gruppo di giovani attivisti, bosniaci e libanesi, con l'obiettivo di "stabilire un dialogo" tra le minoranze sessuali e culturali e il resto della società. Piccoli segni positivi da una terra devastata dalla guerra.

Una strada per Sylvia

Per la prima volta al mondo una strada è stata intitolata a una persona transgender. New York ha rinominato un angolo del Greenwich Village, intitolandolo a Sylvia Rivera , leggendaria protagonista della rivolta di Stonewall. Per chi non lo sapesse (ma devo proprio dirvi tutto?), nel 1969 - il 28 giugno - un gruppo di gay, lesbiche e trans si ribellò per la prima volta ai soprusi e alle violenze della polizia di New York e per tre giorni si barricò dentro il bar Stonewall Inn, che ancora esiste nel Village. A capo di quella rivoltà ci furono proprio due trangender: la drag queen Sylvia Rivera , appunto, e una trans afroamericana. E Sylvia per prima lanciò una scarpa e una bottiglia di vodka vuota contro i poliziotti. Per la prima volta i gay dimostravano di non voler subire più soprusi e di sapersi ribellare. Dalla commemorazione di quel gesto nacque la marcia del Gay Pride. Orgoglio di essere sé stessi e non doversi nascondere.

Giorno della memoria: 28 trans uccise nel 2005

In 250 città di tutto il mondo si celebra il Giorno della memoria Trans per ricordare le persone transessuali e transgender uccise per omofobia. Dal 2003 a oggi le vittime sono 86 e dal primo gennaio di quest'anno sono già 28, di cui due in Italia. Dopo gli Stati Uniti, il nostro è il paese con più vittime (almeno ufficiali). Per la prima volta veglie e fiaccolate sono state organizzate da Nord a Sud in tutta Italia: da Torino a Catania. Una candela e una piccola biografia ricorderanno ogni vittima. Come Delilah (al secolo Amancio Corrales), uccisa a Yuma, in Arizona (Stati Uniti), il 5 maggio di quest'anno. Aveva 23 anni ed è stata bastonata a morte e mutilata. La prima celebrazione del Giorno della memoria risale al 1999, a San Francisco. Fu organizzato da Gwendolyn Ann Smith per ricordare Rita Hester, uccisa l'anno prima. Il suo omicidio - come quello di gran parte delle vittime - è rimasto senza colpevole.

Exeste, fideles

Se i gay non possono essere sacerdoti della chiesa cattolica romana (per un'intrinseca menomazione, a quanto sostiene il Vaticano), forse è il caso che non ne siano neppure adepti. Questo ha pensato, tra l'altro, un uomo altoatesino di 35 anni (conosciamo solo le sue iniziali A. H.) che è andato in parrocchia a sbattezzarsi . In realtà non è il primo caso di sbattezzo e già in passato avevo parlato di questa possibilità, aperta grazie alle lotte dell'Unione atei agnostici razionalisti, di cui a lato vedete un banner. Questa vicenda, quindi, non avrebbe meritato le prime pagine dei giornali, almeno quelli online, se il protagonista non avesse chiesto e ottenuto dal parroco di spiegare il suo gesto. «Come omosessuale mi sento discriminato dalla chiesa cattolica», ha fatto scrivere negli archivi dei battezzati. Forse in migliaia dovremmo seguire il suo gesto e far emergere il disagio e l'oggettiva impossibilità di restare gay e cattolici.

Francia a quota 170mila Pacs

Non sono tutti gay, ma in gran parte sì. Sono le 169.531 coppie che in sei anni hanno sottoscritto un Pacs, da quando nel 1999 il governo socialista di Jospin introdusse il nuovo istituto. Da allora 21.531 unioni si sono sciolte. I francesi, però, nonostante noi li invidiamo sfacciatamente, non si accontentano. E già, mentre chiedono il matrimonio per tutti (compresi gay e lesbiche), rivendicano altri diritti legati al Pacs. Come la pensione di reversibilità, contemplata in un emendamento presentato dai verdi all'Assemblea nazionale. In Francia comunque il Pacs funziona. Arriveremo mai a vederlo anche in Italia?

Un serio pericolo per l'ordine sociale

La deriva reazionaria in Polonia assume connotati sempre più inquietanti. E nel mirino in primis si trovano gay, lesbiche e transessuali. La città di Poznan ha vietato il corteo del Gay Pride, che si dovrebbe celebrare sabato. Il prefetto ha spiegato che la marcia potrebbe essere "un serio pericolo per l'ordine sociale" e potrebbe essere autorizzata solo in un'area isolata e lontana dal centro della città. L'anno scorso il Gay Pride venne interrotto dagli skinheads e dalla Gioventù polacca, un movimento di estrema destra, Forza Nuova in Italia. Dopo le doppie elezioni, che hanno consegnato il paese ai gemelli Kaczynski, la Polonia rischia di diventare il buco nero dell'Europa, in tema di diritti civili. Riuscirà la Ue a bloccare questa minacciosa tendenza omofoba?

Altri due ragazzi gay giustiziati in Iran

Mokhtar N., di 24 anni, e Ali A., di 25, sono stati impiccati in piazza a Gorgan, nell'Iran settentrionale. I due giovani, secondo il quotidiano Kayhan (che non posso leggere perché non conosco la lingua persiana), sono stati accusati e condannati a morte per sesso omosessuale. Spero che fonti indipendenti siano in grado di confermare o smentire la notizia, ma dopo l'analogo caso di luglio mi sembra del tutto plausibile un evento del genere. Quello che mi aspetto adesso è che Giuliano Ferrara organizzi un'altra manifestazione sotto l'ambasciata iraniana a Roma. Anzi, stavolta Piero Fassino e i Ds dovrebbero organizzare un grande sit-in di protesta e invitare tutta la popolazione, a partire dai politici del centrodestra. Chi non partecipa è un nemico dei gay e della civiltà occidentale. Se è giusto protestare contro le minacce di distruzione per lo stato di Israele, altrettanto sacrosanto è indignarsi contro la distruzione (già compiuta) di due vite umane. La cui colpa

Il marchio di Josepho

Davvero, non volevo parlare di questa storia. No comment , mi ero ripromesso. Però, poi, ho letto bene i particolari della messa al bando per i sacerdoti gay. E ho pensato che qualcosa va detto. La chiesa cattolica romana ha il diritto di fare ciò che vuole con i suoi dipendenti, sceglierli con determinate caratteristiche o rifiutarli per il loro orientamento sessuale. Sono affari suoi. Anzi, probabilmente i seminari si svuoteranno più di quanto non sia già successo negli ultimi trent'anni. Però. Però, il divieto che Benedetto XVi sta per rendere pubblico diventa inevitabilmente uno stigma sociale, un "marchio di Caino" per tutti i gay. La loro omosessualità è equiparata a una menomazione, diventa un impedimento e, di questo passo, prepara e giustifica tutte le altre discriminazioni. Se un maschio etero può diventare prete, con un voto di celibato, non si capisce perché la stessa rinuncia non sia accettabile da parte di un uomo gay. A meno di affermare, sotto traccia, ch

Una sciocchezza resta una sciocchezza

"L'articolo 29 della Costituzione tutela specialmente la famiglia fondata sul matrimonio e vieta il riconoscimento delle unioni gay. Tantomeno dei matrimonio gay". Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase come una verità di fede, come un'affermazione su cui non si discute. Qualcuno, invece, più esperto e capace di me ne ha discusso e spiega perché non solo la Costituzione (all'articolo 29) non vieta il matrimonio gay, ma anzi - in varie altre sua parti, dall'articolo 2 all'articolo 3 - impone che situazioni equivalenti siano trattate allo stesso modo. Con buona pace dei "costituzionalisti" clericali. Ecco quello che spiega Felice Mill Colorni su Critica Liberale : La Costituzione delle mille famiglie di Felice Mill Colorni Tempo fa Rai Educational ha trasmesso un incontro fra un gruppo di liceali romani e un illustre costituzionalista, attivo militante della sinistra. A una ragazza che gli chiedeva se non ritenesse

Il Texas, i gay e la dittatura della maggioranza

Il Texas è diventato il diciottesimo paese degli Stati Uniti d'America a vietare espressamente nella propria Costituzione il matrimonio fra due persone dello stesso sesso. Nel referendum di ieri - martedì 8 novembre 2005 - il 75% dei votanti ha approvato il bando al matrimonio gay. Ma non solo: la stessa legge vieta anche le unioni civili e la concessione di diritti alle coppie di fatto, persino quelle composte da un uomo e una donna. Le 43mila coppie dello stesso sesso che vivono in Texas, secondo numerose stime, forse farebbero meglio a cambiare stato. In fondo lì una legge vietava già i "matrimoni gay", ma la destra cristiana ha pensato che una legge ordinaria non bastasse, anzi rischiasse di essere abrogata dai magistrati militanti (le toghe liberal ), perciò il bando doveva essere accolto nel testo della Costituzione. "Questa non è democrazia; è tirannide della maggioranza", denuncia Matt Foreman, direttore della National Gay and Lesbian Task Force . "

Baci vietati, siamo in Brasile

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Alla fine il tanto atteso e temuto bacio gay non ha invaso le innocenti televisioni brasiliane, accese su milioni di famigliole ingenue e bisognose di protezione contro questo inevitabile imbarbarimento dei costumi. Come ha scritto Paolo su Tom è gravissimo che ancora faccia notizia il bacio fra due uomini in una telenovela, financo in un paese - il Brasile - che della telenovela ha fatto il proprio orgoglio nazionale. Ancora più grave, se possibile, che il tanto annunciato, atteso, esorcizzato bacio alla fine non si sia visto . I milioni di spettatori che venerdì sera si sono sintonizzati su Globo Tv per vedere América sono rimasti delusi: Junior e Zeca - i due simpatici personaggi che vedete in foto - non hanno incrociato le lingue in favore di telecamera. Il giallo è nella volontà che ha impedito tale minimo tele gay pride. La sceneggiatrice Gloria Perez difende sé e il regista, sostenendo che la scena del bacio c'era ed è stata tagliata dallìemittente. Globo tv ribatte che no

Tre anni di carcere se bruci un gay

Sei gay? Non meriti di essere nostro amico. Anzi nemmeno di vivere, quindi ti bruciamo. Più o meno è quello che è successo a Marian Pavel Caster, un ragazzo albanese di Viterbo che l'anno scorso è stato bruciato vivo da tre suoi connazionali. Si è salvato per miracolo, ma le ustioni hanno sfigurato l'ottanta per cento del suo corpo. L'altro ieri il Tribunale di Viterbo ha condannato i tre colpevoli a 3 anni e dieci mesi di carcere , con il patteggiamento e le attenuanti generiche, contro una richiesta dei pubblici ministeri di 21 anni di prigione. Quindi sfigurare orrendamente una persona e tentare di ucciderla ("perché era gay") costa solo meno di quattro anni di carcere. Ovviamente questo grazie anche alla legislazione italiana, che non punisce con maggiore gravità i crimini con una motivazione abietta, come quella legata all'omofobia. O meglio: l'aggravante c'è (giustamente) se il delitto è commesso a causa della razza o della religione (quindi vit

Sandra O'Connor deciderà ancora una volta

Buone notizie (pro tempore) per i gay americani. Il Senato degli Stati Uniti ha deciso di rinviare a gennaio le audizioni del nuovo candidato presidenziale alla Corte Suprema, Samuel Alito, contro le richieste (quasi ultimative) di George Bush che voleva una conferma entro la fine dell'anno. In questo modo sarà la moderata (e LAICA) giudice Sandra Day O'Connor a giudicare il caso delle università americane che si oppongono al reclutamento dell'esercito nei campus, per una critica al principio discriminatorio antigay "don't ask, don't tell". In pratica diverse facoltà di legge hanno impedito all'esercito di fare proselitismo dentro i campus, perché l'esercito discrimina i gay. Una Corte d'appello ha dato ragione alle università, bocciando la legge che blocca i finanziamenti statali ai campus che vietano il pieno accesso all'esercito. Bush si è appellato alla Corte e a dicembre la Corte emetterà una sentenza, con il voto (probabilmente decis

PPP

Esattamente trent'anni fa moriva Pier Paolo Pasolini , ucciso in circostanze mai davvero chiarete al Lido di Ostia. Per motivi politici, per motivi futili, in un agguato? probabilmente non lo sapremo mai, ora che se ne sono andati anche Laura Betti e Franco Citti, ma ora non è questo che importa di più. Uno dei maggiori intellettuali italiani del Novecento e un pensatore che - sotto certi aspetti - ha previsto e anticipato, in scritti profetici, quello che il nostro paese sarebbe diventato nei decenni successivi. Pasolini e le sue pagine sono imprescindibili per capire la trasformazione dell'Italia e il passaggio rapidissimo da una civiltà contadina a una industriale e, in rapida successione, già post-moderna. Un blog che si occupa in particolare di omosessualità, movimento glbt e riflessioni queer non può dimenticare Pasolini, uno dei primi a vivere pubblicamente la propria omosessualità, facendone materiale di poesia, riflessione e cinema. Eppure - devo dirlo a costo di blasf

Anche noi con Israele. Ma chi ha difeso i gay?

Giovedì 3 novembre non sarò - per problemi organizzativi, distanze (vivo a Milano), tempo e denaro - fisicamente a Roma alla manifestazione in difesa dell'esistenza di Israele davanti all'ambasciata iraniana. Però in ispirito partecipo a quell'incontro, perché spero e desidero che lo stato di Israele continui a esistere e anzi accanto a esso sorga finalmente uno stato di Palestina. Anche l'Arcigay ha aderito giustamente , perché quella di Gerusalemme è l'unica nazione democratica della regione e Israele è l'unico stato a non discriminare le persone omosessuali. In questo senso anzi i diritti civili dovrebbero estendersi anche ai paesi vicini. Ma vorrei fare una domanda agli zelanti organizzatori della manifestazione pro-Israele e a tutti quelli che di corsa (lo ripeto, giustamente ) hanno fatto sapere che ci saranno. A luglio in poche decine di persone manifestammo a Roma e a Milano, sotto l'ambasciata e il consolato d'Iran, contro l'impiccagione

Manifestiamo per la vita

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(Post originariamente pubblicato il 26 luglio 2005 su Village ) Iran, una provincia nordorientale del paese. Due ragazzi, ormai lo saprete tutti, sono stati condannati a morte e giustiziati per impiccagione. Ayaz Marhoni aveva 18 anni, Mahmoud Asgari 16. Sono stati condannati per un rapporto sessuale, anzi "omosessuale". L'orrore di questa immagine (e di altre che mostrano i due adolescenti in lacrime mentre vanno al patibolo) ha fatto il giro del mondo. Naturalmente in questo caso i "difensori della vita" in servizio permanente effettivo si sono ben guardati dal far sentire la propria voce. I vari Volonté, Bondi, Pedrizzi, che si commuovono di fronte a tre cellule indistinte e non sentono il bisogno di difendere vite reali. Neppure la chiesa cattolica, dal papa Ratzinger a monsignor Ruini, fino a decine di vescovi, cardinali e sacerdoti che tuonano quotidianamente in difesa "della vita" e contro "la cultura della morte" hanno pensato di con

Matrimonio gay, la parola al Costituzionale

Sarà il Tribunale Costituzionale spagnolo a dire l'ultima parola sulla riforma del codice civile che ha aperto il matrimonio alle coppie dello stesso sesso. I giudici supremi hanno accettato di discutere il ricorso presentato dal Partito popolare (Pp), giudicandolo ammissibile . Era un passaggio abbastanza scontato, dal momento che il Costituzionale doveva giudicare sulla correttezza formale del ricorso. Tutt'altra musica, quando si entrerà nel merito. Il governo ha 15 giorni di tempo per presentare la propria memoria, poi arriverà la sentenza. In teoria entro un mese, in pratica, a quanto leggo sui giornali spagnoli, dovremo aspettare forse qualche anno. Nel frattempo la legge è pienamente in vigore, centinaia di coppie si sposeranno e l'istituto entrerà pienamente nel costume della Spagna. Questa realtà di fatto sosterrà le ragioni costituzionali che, molto probabilmente, porteranno alla conferma della riforma: la Costituzione spagnola, infatti, non proclama da nessuna p

Unioni benedette

Lo avevamo preannunciato , adesso è ufficiale. La Chiesa di Svezia , la principale confessione del paese cui aderisce l'80% della popolazione, celebrerà riti di benedizione per le unioni composte da persone dello stesso sesso. Una coppia gay o una coppia lesbica potranno essere benedette da un pastore della chiesa, purché abbiano sottoscritto un'unione domestica registrata. Con 160 sì e 81 no, l'Assemblea della chisa, l'organismo esecutivo, ha deciso di introdurre il nuovo rito. Attenzione: non è una scelta improvvisata, ma da anni la Chiesa di Svezia sta studiando la questione delle coppie omosessuali e, dopo numerosi pareri consultivi, è arrivato il voto definitivo. Le organizzazioni omosessuali in Svezia, pur apprezzando il passo avanti, hanno protestato (!), perché rimane la differenza con le coppie di sesso diverso, che hanno accesso al matrimonio vero e proprio. E noi siamo qui, a difenderci dalle accuse di essere nocivi e distruggere le famiglie...

José Luis Rodriguez Boselli

L'ho visto e l'ho sentito direttamente. Abbiamo trovato lo Zapatero italiano: è - e non poteva essere altrimenti - Enrico Boselli, il coraggioso segretario dei Socialisti democratici italiani, che hanno avviato un progetto per un nuovo soggetto politico laico, socialista, radicale e liberale insieme ai Radicali italiani e, voglia iddio, con i socialisti del Nuovo Psi. Di questo parlavano stasera a Otto e mezzo , sulla Sette, Giuliano Ferrara, Ritanna Armeni e i due protagonisti: Boselli, appunto, e Marco Pannella. A parte un sacrosanto riferimento sulla revisione (e magari il superamento del concordato con la chiesa cattolica) su un tema, però, Boselli è stato nettissimo: "Se nel prossimo Parlamento sederanno molti socialisti e molti radicali, i Pacs diventeranno legge. Non so quante altre forze dell'Unione possono dire lo stesso. Per noi i Pacs saranno il primo impegno da realizzare, insieme al divorzio breve. Su questi temi si deciderà fra cinque anni se abbiamo fat

Celentano è lento, l'Abbé Pierre è rock

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Da perfetto italiano, sfolgorante nella sua aurea mediocritas , Adriano Celentano è un campione nel dare un colpo al cerchio e uno alla botte e così si preoccupa di rassicurare l'animo piccolo-borghese dei connazionali: "I gay sono rock. Il matrimonio gay è lento; e Zapatero è lentissimo". Come a dire: vanno bene i gay, ma finché non vengono a rompere le scatole con i loro diritti e altre cazzate. Lento, quindi, Celentano, che non riesce a volare alto e resta zavorrato dai pregiudizi provincizli. Quanto è rock, invece, il 93enne Abbé Pierre , l'anziano padre cappuccino francese, amato e rispettato in tutta la Francia. Che ha scosso il paese e il mondo cattolico con la sua autobiografia . Ha rinunciato a una famiglia nobile per diventare frate francescano, ha salvato gli ebrei dai nazisti, ha combattuto nella Resistenza francese; e per tutta la sua vita ha lottato al fianco dei poveri e degli ultimi. Adesso, arrivato a 93 anni, ha scompigliato le sicurezze dei cattoli

Se n'è andato uno dei volti migliori d'America

Rose Parks aveva 92 anni, era vedova e viveva ormai a Detroit, nel sicuro Michigan. Era scappata dal crudele Alabama, troppo rischioso per lei, donna di colore nell'America del Novecento. Eppure Rose aveva sfidato e vinto il razzismo del profondo Sud americano, almeno quello scritto nelle leggi dello stato. Ancora una volta - è il caso di ricordarlo - grazie ai giudici e in nome della Costituzione. Nel 1955, cinquant'anni fa esatti (non cinquecento), questa donna, che già aveva 42 anni, salì su un autobus a Montgomery e, contro la legge, si rifiutò di cedere il posto a sedere a un uomo bianco che lo reclamava. Sì, perché - se non lo sapevate - all'epoca negli Stati Uniti i neri potevano salire sull'autobus, ma non avevano il diritto di "rubare posti" ai bianchi. All'autista che gli chiedeva di alzarsi Rose disse semplicemente : «Non penso di doverlo fare. Ho pagato il biglietto come chiunque altro». Può sembrare - e spero che sembri - inconcepibile, inacc